Progetto “Achwak, insegnare un mestiere a donne in difficoltà” [MA2]

MEKNES – MAROCCO

Il Marocco è uno stato dell’Africa settentrionale all’estremità più occidentale della regione del mondo arabo denominata Maghreb. Le coste del Marocco sono bagnate dal Mar Mediterraneo nella parte settentrionale, e dall’Oceano Atlantico in tutto il tratto a ovest e sud dello Stretto di Gibilterra. I confini terrestri sono con la sola Algeria a est e sud-est, e con il territorio del Sahara Occidentale a sud.
Il Marocco è abitato fin dalla preistoria dai berberi, popolo che si ritiene di origine euro-asiatica. Nel XII secolo a.C. i Fenici cominciano a fondare basi commerciali sulla costa orientale dell’attuale Marocco. Nel 683 si insediano gli arabi che introducono nel paese l’islam, i berberi accettano il Corano e insieme agli arabi diffondono l’islam verso sud, conservando però la propria lingua e i propri costumi. Tra gli Imperi nordafricani che dominano la penisola iberica, il Marocco diventa uno dei poli egemonici della regione a causa della sua posizione, vicina alla Spagna e aperta alle vie del commercio transahariano. Lo stretto legame con la Spagna ha però conseguenze gravi per il Marocco nel periodo finale della Reconquista Iberica: l’Africa diviene teatro di guerra. Il predominio navale europeo chiude il Mediterraneo e l’Atlantico ai marocchini e porta al decadimento dell’attività commerciale. A differenza di Algeria e Tunisia, il Marocco non è formalmente incorporato all’Impero Ottomano, ma trae beneficio dalla presenza dei corsari turchi nella regione, che costituisce un freno all’espansione portoghese e spagnola. Questo precario equilibrio permetterà ai sultani di mantenere la propria indipendenza fino al XX secolo. Nel 1912 il Marocco diventa protettorato francese. Durante la Seconda guerra mondiale, l’agitazione nazionalista è costante e le esigenze di liberazione si fanno urgenti: i francesi cercano di reprimere queste necessità, ma alla fine, nel 1956 devono riconoscere la totale indipendenza del paese. Nel 1975 re Hassan occupa il Sahara occidentale e comincia una guerra che provocherà molti cambiamenti nel nord dell’Africa. Questa guerra, sommata a un periodo di siccità crea una gravissima crisi nel paese il cui debito estero raggiunge livelli inammissibili. Nonostante, in più occasioni, venga fatta la proposta di un referendum sull’autodeterminazione del Sahara, il territorio è ancora sotto l’occupazione marocchina.
Per quanto riguarda la popolazione del Marocco, il 70% è araba e la restante berbera. La maggioranza dei marocchini è musulmana mentre i cristiani rappresentano solo l’1%. L’arabo è la lingua ufficiale, ma si parlano anche varianti berbere, insieme a francese e spagnolo.

Il contesto
In quei paesi che, come il Marocco, versano in difficili condizioni economiche, la parte della società che incontra le maggiori difficoltà è quella che riguarda le donne e i bambini. Donne che nella maggioranza dei casi non hanno né istruzione, né indipendenza economica. La loro identità e il loro posto all’interno della società sono determinati dal loro ruolo di mogli e di madri, ma questo le rende particolarmente fragili, soprattutto nel momento in cui si ritrovano sole.

Attività e risultati attesi
L’Associazione ANED nasce con l’intento di operare per migliorare le condizioni di vita dei soggetti più in difficoltà. È proprio lavorando nel sociale, a livello dei vecchi quartieri della Medina, che i suoi volontari hanno notato un gran numero di donne vedove, divorziate o abbandonate dal marito e che si trovano in situazioni economiche difficili. Questo le spinge al lavoro nero, mal pagato o addirittura alla prostituzione.
Per aiutare queste donne l’associazione ha deciso di attivare dei corsi di cucito, di gestione economica familiare e di contabilità, a partire dalle competenze in materia di pasticceria e di cucina che la maggior parte di loro possiede già.

Obiettivi
Il progetto ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni di vita delle donne che vi parteciperanno, integrandole nella vita socio-economica, grazie ad attività generatrici di reddito (AGR): pasticceria, cucina, sartoria.

Beneficiari
Beneficiarie del progetto saranno 26 donne in situazione precaria: vedove, divorziate, abbandonate dai mariti, madri di famiglie numerose e di ragazze-madri.
A queste si aggiungono altre 30 donne che versano in una condizione sociale modesta.
Il progetto si occuperà anche della scolarizzazione di 70 bambini.

Sostenibilità
L’associazione, composta interamente da volontari marocchini, è integrata nella società e questo le permette di essere pienamente consapevole dei problemi che affliggono la città e di fungere da veicolo di sensibilizzazione. È inoltre importante sottolineare come gli stessi beneficiari dei progetti collaborino all’attività associativa portando così diretta testimonianza del bene che ne hanno ricevuto a tutti coloro che ancora non ne hanno avuto modo. Una testimonianza positiva è fondamentale per dare fiducia ad altre persone, spesso prive di speranza. Inoltre le donne, una volta uscite dal progetto, saranno in grado di proporsi al mercato del lavoro con una professionalità che rappresenta l’unico modo per strapparle allo sfruttamento e per dare ai loro figli la possibilità di un futuro migliore.

Costi
I costi dovranno coprire la formazione di 56 donne e la scolarizzazione di 70 bambini. Sono necessari per pagare l’affitto dei locali, l’elettricità, l’acqua e il telefono. È inoltre indispensabile acquistare 3 macchine da cucire e dare una piccola indennità ai formatori, cioè coloro che terranno i vari corsi organizzati.
La durata del corso è di un anno e tutte le spese potranno essere coperte con un contributo totale di 3.000 euro.

Referente del progetto è Bouchra Nichioui – presidente dell’Associazione ANED.

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