Quotidianità russa
Cari lettori amici delle missioni, eccomi di nuovo qui, come promesso, a raccontarvi delle “ordinarie” attività pastorali dell’estate scorsa. Tra queste ci sono stati gli incontri mensili dei giovani, in particolare il pellegrinaggio del 29 maggio a Merentjakti. In quel giorno, infatti, la chiesa di San Pietroburgo onora la memoria di sant’Orsola Ledokhovskaya, fondatrice della Congregazione delle “Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù in agonia”, che proprio a Merentjakti, in una pineta sulla riva del Golfo di Finlandia, aprì il primo convitto per studentesse, prima di dover abbandonare il Paese a causa della Rivoluzione bolscevica, che distrusse tutto. E così io, che non vado matto per il mare e che ancora non ho potuto realizzare il mio desiderio di celebrare la Messa in un rifugio d’alta montagna, mi sono ritrovato a celebrare per la prima volta sulla spiaggia, insieme a un Salesiano e a un Domenicano! Col fratello Conventuale Adam, invece, siamo tornati un po’ bambini e ci siamo divertiti con l’altalena. L’11 Giugno abbiamo celebrato la festa del Sacro Cuore di Gesù, titolare della nostra Parrocchia, con la Messa solenne e un semplice rinfresco nel chiostro dei fratelli Conventuali… insieme ai quali, naturalmente, il 2 Agosto abbiamo celebrato anche il Perdono di Assisi. Dall’8 al 14 Agosto mi sono ritirato in silenzio e solitudine per i miei esercizi spirituali annuali e poi, anche quest’anno, ho partecipato alla seconda parte della sessione estiva dell’associazione ecumenicocarismatica “Scuola di vita cristiana ed evangelizzazione”: a partire dall’esperienza dello scorso anno, infatti, ho intrecciato relazioni significative con alcuni dei partecipanti e mi hanno chiesto di continuare a collaborare. Proprio durante quella settimana, inoltre, ho conosciuto una delle responsabili della “Vigna di Rachele”, un’associazione (nata negli USA ma presente ormai in molti Paesi, tra cui anche l’Italia: http://www.vignadirachele.org/) che organizza “Seminari di guarigione” per persone che, a vario titolo, sono state ferite da un aborto: non solo donne che hanno attraversato personalmente questo dramma, ma anche uomini che hanno spinto-collaborato a questa scelta oppure (come anche può accadere, sebbene più raramente) l’hanno subita, infine persone segnate dalla perdita di un fratello-sorella a causa di un aborto (volontario o spontaneo) vissuto dalle loro madri. Il racconto-testimonianza di Natasha mi aveva colpito e così, visto che era in programma un incontro per il primo week-end di Settembre proprio a Pietroburgo, ho chiesto e ottenuto di poter partecipare… un’esperienza molto forte, che spero possa ripetersi per aiutare altre persone: in Russia l’aborto è legale da più di cento anni ed è una piaga terribile. Intanto, con la fine dell’estate e la riapertura delle scuole, tutti coloro che avevano potuto permettersi un tempo di riposo fuori città hanno fatto ritorno e così la Messa domenicale si è pian piano ripopolata. Prossimamente vi racconterò le novità di questo nuovo anno pastorale appena iniziato… naturalmente all’insegna del cammino sinodale (https://www.synod.va/it.html) ! fr. Iuri