Cambiamo stile di vita…a partire dall’acqua!
“Sora nostra madre terra”, così come l’ha definita il grande poverello Francesco d’Assisi, ci ha dato l’acqua come bene essenziale, accanto al fuoco, all’aria e tanti altri beni. E noi umani l’abbiamo imprigionata in bottiglie di plastica e l’abbiamo accatastata nei magazzini delle multinazionali per poter venderla a caro prezzo.
“Sora nostra madre terra” ci ha dato l’acqua come un bene comune da salvaguardare e da condividere tra tutti gli esseri viventi di questo pianeta terra. E noi terrestri l’abbiamo resa un bene di pochi, sprecandola e usandola per i troppi e superflui privilegi, lasciando più di un miliardo e mezzo di assetati, senza accesso all’acqua potabile.
“Sora nostra madre terra” ha fatto scorrere l’acqua in forma di torrenti, ruscelli e fiumi come tante vene del pianeta per poter irrigare i campi e dissetare tutti gli esseri viventi. E noi umani abbiamo seccato i ruscelli, dirottato i fiumi per poter fornire le cisterne delle grandi imprese delle acque, arricchendo i loro dividendi e impoverendo i tanti abitanti del pianeta. “Sora nostra madre terra” ha fatto scorrere l’acqua in mille rigagnoli, sor- genti e pozzi per poter innaffiare bene il nostro organismo umano che è fatto dal 60 al 70 per cento di acqua. E noi terrestri l’abbiamo mercificata vendendola a caro prezzo, addirittura superiore alla benzina, escludendo gli ultimi e i poveri e portandola solamente sulla tavola dei ricchi.
“Sora nostra madre terra” ha sigillato un patto con l’umanità, garantendo l’acqua come un bene comune e un diritto universale di ogni essere vivente, senza escludere nessuno. E noi umani abbiamo costretto l’umanità a tradire la terra, ledendo questo diritto universale e trasformando questo bene comune in bene di pochi, facendo divorziare l’umanità dalla terra. “Sora nostra madre terra” è stanca di essere depredata, violentata e inquinata, e sta gridando che non ce la fa più a sopportare queste ferite profonde inflitte dagli umani.
Grazie, Francesco d’Assisi, perché sei ritornato tra noi e ti ritroviamo nel volto di tutte quelle persone, e sono tante, che hanno accolto questo clamore di madre terra e sono impegnate oggi per cambiare rotta, lottando affinché l’acqua ritorni ad essere un bene comune e un diritto di tutti. Insieme con tutte queste persone di buona volontà e del benvivere, e riunificati con tutti gli esseri viventi, ritorneremo a cantare e danzare per sempre il tuo cantico: “sora nostra madre terra”.