Qua la mano – Un nuovo arrivo
Da qualche mese, al nostro progetto “Qua la mano” si è rivolta una nuova famiglia composta da mamma, papà e due figli piccoli. La povertà è grande e oltre quella materiale, come spesso accade, quella mentale lo è ancora di più. La voglia di migliorare c’è ma mancano le forze e le idee.
Abbiamo incominciato, come al solito, con alimentari e con la pulizia e l’ordine della casa. Visitandoli più volte, ci siamo accorti che qualcosa non andava con i bambini, soprattutto con il piccolo: finalmente quando lo abbiamo visto “camminare” ci siamo accorti dello stato delle sue gambine. Lo abbiamo portato dal “neuropatologo” (qui è l’autorità indiscussa che poi rimanda ai vari specialisti) che ci ha poi mandato dall’ortopedico che ha diagnosticato un esito di rachitismo. Alla domanda: “Ma lei non si è accorta che suo figlio era rachitico?” la mamma ha risposto di non sapere neanche cosa significasse tale parola.
Grazie al progetto sanitario, ora il bambino sta seguendo un corso di ginnastica riabilitativa nella speranza di poter camminare, un giorno, normalmente. Ma resta difficile trovare qualcuno che possa aiutare tutti e due i bambini nel recupero dei forti ritardi mentali. Speriamo nel Signore!
Papà è riuscito a trovare un lavoro, per adesso misero, ma che ha dato almeno la speranza di potersi, piano piano, rialzare dalla condizione di miseria… anche con l’aiuto di tutti voi, che ringraziamo e per i quali invochiamo ogni benedizione dal Cielo!
p. Luca Baino