Prime notizie dal Sud Sudan dal frate missionario della nostra Provincia Serafica
8 gennaio 2015
Un caro saluto da Juba!!!
Dopo quasi una settimana di permanenza a Juba (Sud Sudan) volevo condividere qualcosa con voi e confermare che sono arrivato!!!
Io e P. Federico della provincia del Lazio siamo arrivati a Juba martedì 13 gennaio 2015 in mattinata, viaggio perfetto… arrivo perfetto… nell’aeroporto internazionale di Juba… ma diciamo che come aereoporto è abbastanza particolare, io come aeroporto africano conosco solo quello di Addis Abeba e Dar as Salam, ecco Juba è un’altra cosa!
I frati ci hanno accolto con gioia ed eccoci qui.
La comunità ora è composta da 5 frati P. Jesus ( americano), P. Mario (australiano), P. Masseo (slovacco), P. Federico ( della provincia Romana) e da me.
Viviamo nella parrocchia “Holy Trinity” di Juba, nella periferia della città e nel quartiere di Nyokuron, in una chiesa eretta a parrocchia solo sei mesi fa. Da questa parrocchia dipendono 6 outstations, sei stazioni missionarie, la più lontana è a 75 km da dove abitiamo e 75 km qui sono tantissimi, non ci sono strade asfaltate e quindi durante la stagione delle piogge è impossibile da raggiungere, come è impossibile raggiungere anche altre outstations.
Ieri siamo stati nella outstation più piccola e mi ha colpito molto: la comunità cristiana si trova “in mezzo al nulla”, sotto un albero nemmeno tanto bello e il sacerdote celebra sotto un tetto di frasche con un altare in ferro… diciamo molto essenziale.
A dire la verità questa outstation non è “in mezzo al nulla”, ma a 200 metri da un campo profughi gestito dalle Nazioni Unite nel quale ci sono Sud Sudanesi della tribù Nueur, che hanno chiesto protezione (?!?!) dopo il primo tentativo di colpo di stato del 15 dicembre 2013, in una nazione che a luglio scorso ha celebrato il suo terzo anno di indipendenza dal Sudan.
La casa in cui viviamo è molto semplice, extralusso rispetto a quelle dei parrocchiani che abitano vicino a noi, i quali vivono in capanne fatte di terra. Noi infatti abbiamo l’acqua, che compriamo e che viene direttamente dal Nilo, abbiamo la luce (ogni tanto), due fornelli con una bombola a gas, un tetto sicuro, mura di “protezione” e ben due bagni. Tutto è molto semplice.
Abbiamo anche una cappellina nella quale preghiamo insieme e il mio posto è sotto la benedizione di santa Chiara.
I frati sono molto impegnati nella pastorale parrocchiale, qui tutto è nuovo, veramente nuovo, non si sa nemmeno quanti siano i cristiani presenti nel territorio parrocchiale.
Proprio oggi sono stati inviati dal parroco, su richiesta del vescovo, alcuni delegati parrocchiali per fare un primo censimento nei diversi villaggi.
Oltre che in parrocchia i frati aiutano nella pastorale universitaria e in carcere, ma tutto è da inventare e i bisogni sono moltissimi.
Per quanto riguarda la situazione politica quello che ho capito è che è un grande ?. Il prossimo giugno ci saranno le elezioni e noi preghiamo ogni giorno per la pace.
Io sto bene e contento di essere qui, curioso anche di vedere che cosa Dio ha intenzione di compiere attraverso di noi.
Vi invio solo qualche foto per farvi vedere un po’ dove vivo ora.
Non ho fatto foto con le persone della parrocchia perché avevo paura di essere assalito dai bambini, quando vedono una macchina fotografica impazziscono.
Un caro saluto e una preghiera!!!!
Dio vi benedica!
P. Marco Freddi ofm