7 settembre 2014: ancora una Giornata di Preghiera per la pace in Siria
Ad un anno dall’evento di preghiera indetto dal Papa, si terrà a Roma una giornata di digiuno e testimonianza per il popolo siriano. Appuntamento nella basilica di Santa Maria in Cosmedin.
È appena trascorso un anno da quando Papa Francesco indisse una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria.
Nell’Angelus del 1° Settembre 2013, il Santo Padre rivolse l’accorato invito a tutto il popolo cristiano e all’umanità di riunirsi “in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo.”
In quella giornata si moltiplicarono in tutto il mondo le preghiere e le richieste di pace per la martoriata nazione siriana. Quando tutto sembrava perduto, la forza della preghiera è riuscita a cambiare il corso della storia. Le navi da guerra inviate per iniziare le operazioni militari, nei giorni successivi si sono allontanate, e le parti in causa hanno ceduto il passo alla faticosa via della pace e della riconciliazione.
Ma la pace è ancora ben lontana, e della Siria il mondo oggi rischia di dimenticare il dramma e le spaventose ferite, materiali e dei cuori. Anzi, l’inverno che l’ha avvolta sta investendo altri Paesi circostanti e rischia di frantumare l’intero Medio Oriente e la sua secolare tradizione di convivenza tra popoli e religioni differenti.
Il Coordinamento Nazionale per la pace in Siria quindi, il prossimo 7 Settembre 2014, vuole riproporre a tutti gli uomini di buona volontà, una giornata speciale di preghiera, di riflessione, di digiuno per il popolo siriano, aderendo ancora una volta alle parole del Papa.
L’appuntamento è, alle 10.30, presso la Basilica di Santa Maria in Cosmedin di Roma con una celebrazione liturgica presieduta da mons. Mtanious Haddad, procuratore del Patriarca Greco Melkita Cattolico.
Oltre alla presenza fisica, le modalità di partecipazione all’iniziativa sono molteplici: innanzitutto accogliere l’invito alla preghiera da parte del Papa.
Poi, è possibile aggiungere nella preghiera dei fedeli delle celebrazioni parrocchiali un’intenzione speciale per la Siria, o nel momento della ‘omelia’ far parlare un testimone. Ancora: organizzare momenti di preghiera e di ascolto nei gruppi giovanili, conferenze nei centri culturali, per sensibilizzarli al tema della pace. Favorire marce pacifiche davanti ai luoghi simbolo per testimoniare il desiderio sincero della pace. Recitare durante il giorno per la Siria la preghiera per la pace.
I credenti delle altre religioni possono, secondo gli usi, favorire momenti di ascolto e preghiera per la Siria; scrivere e-mail ai potenti della terra, affinché cessino le ostilità contro il popolo siriano. E nelle scuole si può chiedere ai bambini di esprimere tramite temi e disegni il dramma siriano.
Il Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, intanto, è disponibile a mettere in contatto chi intende realizzare momenti pubblici di testimonianza con relatori esperti di Siria.
fonte: Agenzia Zenith