La Testimonianza di Marianna in partenza per il Brasile

Un abbandono totale. La scelta di mettermi in ascolto e di non essere più in lotta con me stessa.
Un invito arrivato e il desiderio di incontrare l’altro si fa vivo. E’ la bellezza di cambiare relazione, di spostare il centro, di spogliarmi delle mie preoccupazioni, delle mie ansie e vedere l’altro come possibilità, una ricchezza di vita.
Avevo una fedeltà da sperimentare, una promessa di vita piena e felice che mi aspettava, un sì da dire. E tutto questo doveva passare per questa strada, per questo abbandono perchè qualcosa cambiasse realmente.
Spostare lo sguardo da me mi ha resa debole, piccola, fragile. Il non avere tutto sotto controllo mi spaventava, ma queste “certezze” e questi agganci che cercavo, ho capito essere solo temporanei e superficiali. I miei fallimenti andavano accolti perché davvero le cose non vanno tutte secondo i nostri piani. E così mi sono sentita leggera e libera di scegliere il bene per me. Ho iniziato a discernere al corso GM1 e a cogliere che in questa debolezza potevo scoprire e vivere la grazia e la forza del Signore. Per l’ennesima volta era Lui che si faceva presente e mi rapiva per mostrarmi di essere nuovamente al mio fianco: ero avvolta e abbracciata dall’amore di Gesù.
Così la volontà di restituire e far conoscere questo Amore gratuito, primo e profondo, è maturata sempre di più. Non potevo tenerlo per me, volevo poterlo “gridare”, cioè vivere per ciò che è.
Non so bene come, perché le paure, le domande, il senso di essere inadeguata abitano in me, ma allo stesso tempo sento la forza dello Spirito Santo che mi guiderà e di questo sì pronunciato per la partenza.
Prego per chi incontrerò, le suore missionarie del Brasile che ci accoglieranno, i bambini dell’orfanotrofio che avrò la fortuna di abbracciare e accudire, e per la mia compagna di esperienza con cui condividerò preghiere, silenzi e parole, sguardi e sorrisi, difficoltà, lacrime e gioie.
Sarà linfa di vita. Sarà stupore. Saranno cuori che vibreranno e menti che si apriranno. Sarà amore che scorrerà e luce che si irradierà in me. Saranno dono gli incontri che farò.
Questo è il Vangelo (Mt 28, 16-20) che mi accompagna: “In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. E questo ciò che mi suscita: “Ho dubitato anch’io Signore, eppure ci sei tutti i giorni della mia vita. Tu mi mandi. Io mi sento così piccola, ma nel mio piccolo è grande il desiderio di incontrare questi bambini orfani e coltivo nel cuore la speranza di fargli incontrare Te, di fargli conoscere Te che sei Padre e Madre, perché non abbiano a sentirsi soli, ma sappiano che il primo, unico e grande amore di Padre sei Tu e per loro, come per noi, ci sei sempre”.
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