Sud Sudan: agguato al vescovo

da https://www.nigrizia.it/notizia/sud-sudan-agguato-al-vescovo-carlassare

La notte tra il 25 e il 26 aprile, trenta minuti dopo la mezzanotte, due persone armate e ancora sconosciute, hanno fatto irruzione nella casa di Monsignor Christian Carlassare, missionario comboniano e nuovo vescovo di Rumbek in Sud Sudan, e gli hanno sparato alle gambe.

Padre Christian è fuori pericolo e i medici del Cuamm si stanno prendendo cura di lui nell’ospedale di Rumbek ma il vescovo ha perso molto sangue e verrà presto trasferito nella capitale Juba e poi a Nairobi, dove sarà sottoposto a una trasfusione. Cosciente e sofferente, padre Christian ha telefonato direttamente la famiglia per informarla e ha detto al responsabile dei Missionari Comboniani in Italia: «pregate non tanto per me ma per la gente di Rumbek che soffre più di me».

Parole di un vero pastore che dà la vita per le sue pecore, come ricordava il Vangelo di ieri. I fedeli di Rumbek, Diocesi a maggioranza dinka, una delle etnie più numerose nel paese, avevano accolto nella gioia padre Christian con un rito di benvenuto lo scorso 16 aprile.

Papa Francesco l’ha infatti nominato vescovo l’8 marzo e padre Christian è diventato, a 43 anni, il vescovo italiano più giovane del mondo, a guida della giovanissima Diocesi di Rumbek, nata solo nel 1975 e guidata, prima di lui, anche dal “padre del popolo” Cesare Mazzolari, missionario comboniano morto nel luglio del 2011, una settimana dopo la dichiarazione dell’indipendenza del Sud Sudan.

Ma probabilmente a qualcuno non andava giù che un giovane venuto da lontano e che avesse lavorato per quindici anni con l’altro gruppo etnico preponderante nel paese, i Nuer, fosse stato scelto proprio per guidare la Diocesi di Rumbek.

Ora si attende una grande risposta popolare nonviolenta dei fedeli, nel segno dell’autenticità del Vangelo e dell’unità della Chiesa, a dimostrazione del sostegno e dell’affetto verso il loro pastore con l’ “odore delle pecore” come lo vuole Papa Francesco.

Poche settimane fa, padre Christian aveva dichiarato a Nigrizia il suo sogno: «Sogno che i giovani del Sud Sudan possano realizzare i loro sogni, che non siano costretti a darsi alle armi o a lasciare il paese, che possano studiare e trovare un lavoro che costruisca il futuro e dia stabilità al paese. Sogno che le giovani ragazze del Sud Sudan possano emanciparsi e non essere totalmente dipendenti dai loro capi famiglia e che possano fare le proprie scelte in libertà».

Vedendo le tue foto all’ospedale con la maglietta macchiata di sangue, carissimo Christian, questa mattina ho ricordato quelle di Lele Ramin, martire comboniano in Brasile il 24 luglio del 1985. Tu sei vivo e lo sarai sempre, e come diceva Lele: «il seminatore getta il seme e non torna indietro».

Che queste parole di Lele diano forza a te, alla tua famiglia, al tuo popolo e a noi tuoi fratelli. Noi di Nigrizia siamo con te, sicuri che quella vita che già hai dato per il Sud Sudan continuerai a spenderla sempre per e con gli ultimi del mondo, come hanno fatto Gesù di Nazaret e i profeti a te cari: Daniele Comboni, Oscar Romero e Charles De Foucauld.

Questi sono alcuni progetti che il nostro segretariato sostiene in Sud Sudan:

URGENTE: Emergenza corona virus in Sud Sudan

Carissimi pace a voi!
I giorni scorsi abbiamo ricevuto una e-mail da P Federico frate minore e missionario in Sud Sudan da diversi anni.
Come sappiamo, tutti noi stiamo vivendo le restrizioni alle quali la Pandemia COVID-19 ci ha costretto, per molti si aggiungono anche la grande difficoltà di reggere il peso di questa situazione sia dal punto di vista psicologico che economico.
Se questo ci mette, come sempre abbiamo fatto, in una situazione di rispetto e gratitudine verso chi ci ha sempre aiutato, non possiamo non condividere questo appello che ci arriva da uno dei paesi poveri del mondo, il Sud Sudan.
Vi riporto parte della e-mail che fra Federico ci ha scritto e poi spiegherò meglio alcuni aspetti che chiariscono l’urgenza di questa richiesta.

“Ciao Fra Marco

Come vedi dall’oggetto ti scrivo per una richiesta di aiuto. In Kit stiamo costruendo una seconda torre e pozzo e stiamo cercando fondi. La necessità è sorta dal fatto che l’acqua viene utilizzata completamente dal villaggio che si è creato e si sta espandendo appena fuori Kit. Le restrizioni governative stanno rendendo difficili i trasporti e l’acqua scarseggia alla grande. Il centro è chiuso per via del covid 19, ma ovviamente il villaggio è ancora là e ora sta faticando per avere acqua; le autobotti ci vanno troppo raramente.

Mi chiedevo se tu ci potevi aiutare attraverso l’Ufficio missionario dei Frati minori dell’Umbria. Il totale del progetto è 18000 dollari e ce ne mancano 9000. Noi come frati riusciamo a metterne 1000 e altre congregazione diverse cifre, ma ancora ci mancano quei 9000 per completare l’opera. Tu hai qualche possibilità? Spero proprio di sì.

Qui la gente ha anche fame e sto organizzando con i giovani una distribuzione di cibo, sarà un macello…. Ma ci proviamo

Ti auguro ogni bene e spero di sentirti presto
Fra Federico

Il Sud Sudan è un paese poverissimo di infrastrutture, anni fa la chiesa del Sud Sudan ha costruito grazie al contributo di tutte le realtà religiose del Paese e con il sostegno di alcune Conferenze Episcopali al di fuori del Sud Sudan, un Centro Polivalente per tutte le attività della diocesi, ecc… chiamato “Kit”, e situato a 45 minuti di auto dalla capitale. La costruzione di questo centro è diventata anche una risorsa importante per i villaggi limitrofi che si sono ingranditi, ma questo ha portato anche un aumento dell’uso dell’acqua, tanto che i pozzi realizzati non sono più sufficienti per le necessità della popolazione. L’unico modo in cui in quella parte del Sud Sudan è possibile reperire l’acqua (oltre ai pozzi) è attraverso le autocisterne che prelevano l’acqua direttamente dal fiume Nilo e poi passano per la capitale, per “vendere” e riempire le taniche della gente o delle capanne, e tanti bevono direttamente questa acqua, con tutti i problemi che possiamo immaginare. Le restrizioni governative imposte dal governo per l’emergenza COVID-19 rallenta e può anche impedire la possibilità del trasporto dell’acqua con rischi gravissimi per la popolazione.
Inoltre le restrizioni del governo, come ad esempio la chiusura dei mercati e negozi, in un Paese in cui la stragrande maggioranza della popolazione vive “alla giornata”, porterebbe subito alla fame, e alla violenza che ne consegue. La gente normalmente sopravvive vendendo piccole cose, e le persone sono costrette a comprarle giornalmente, non avendo l’elettricità pubblica, risulta inoltre impossibile conservare gli alimenti.
I frati, gli istituti religiosi e anche le persone del luogo fanno tanto… ma il bisogno è sempre superiore all’aiuto che si riesce a dare.
Per questo vi condiviamo questo nuovo progetto URGENTE in questo tempo difficile… sperando che con l’aiuto di tanti possiamo realizzare al più presto questo pozzo per queste persone che sono in difficoltà.

Il Signore vi benedica e vi ricompensi per tutto quello che fate.
Fra Marco Freddi
Animatore Ufficio Missioni Estere frati minori dell’Umbria

PER AIUTARCI:

CONTO CORRENTE POSTALE
C/C P. 14404065
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)
CONTO CORRENTE BANCARIO
Banca Popolare Etica
Filiale di Perugia
Via Piccolpasso 109 – 06128 – Perugia
Iban: IT 47 Y 05018 03000 000011475613
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere Onlus, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

Non temete… Il Signore è Risorto dalla Morte!

«Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno» Mt 28,10

Gesù è risorto dai morti e la morte non lo tiene più prigioniero! La Vita è viva!
La buona Notizia! Dio ci ha tanto amato da offrire la Sua vita per noi, fino a morire per noi E’ RISORTO e non muore più, e porta anche noi dalle nostre morti alla vita vera, alla vita piena.
Come Ufficio Missioni ad Gentes dei frati minori dell’Umbria desideriamo raggiungervi con il nostro augurio di una Santa e Vera Pasqua.
Condividiamo con voi una foto che ho scattato oramai 5 anni fa quando ero in missione in Sud Sudan mentre visitavo i malati in un campo profughi dell’ONU che accoglieva, o meglio proteggeva, 38000 persone costrette a fuggire dalle loro case per evitare un possibile genocidio, case situate anche ad un paio di chilometri dal Campo Profughi, ma che loro non hanno più potuto raggiungere per non rischiare la vita. La ragazza si chiama Maria, era una giovane ragazza che,  già da due anni viveva in quel campo, eravamo appena usciti dalla sua tenda nella quale avevamo benedetto la zia Marta, di 34 anni, appena battezzata e malata di tumore al seno, malattia che in Sud Sudan non è possibile guarire per mancanza di ospedali e medicine, e che purtroppo non siamo riusciti a curare.  Un breve acquazzone aveva allagato le strade di terra che collegano le tende dei profughi e Maria doveva accendere il fuoco per cucinare, i piedi scalzi quasi “impastati” nel fango e lei… sorride.
Vogliamo augurarvi con questa immagine in un tempo faticoso come l’attuale, questa speranza che la Potenza della Resurrezione di Colui che ci ama, Gesù, possa visitarvi e continuare a farvi credere che la vita, l’amore, è più forte della morte, di ogni scoraggiamento, anche nel nostro tempo.
Vi ringraziamo per ogni gesto attenzione di bene che avete mostrato al nostro ufficio e quindi ai poveri che attraverso i nostri missionari serviamo, nell’evangelizzazione e in ogni altra necessità.
Ci scusiamo, ma con fiducia ma non possiamo non chiedere l’aiuto di chi può, nonostante conosciamo le fatiche di questo tempo. Proprio oggi ci è arrivata una e-mail molto preoccupata dai nostri missionari del Sud Sudan chiedendo sostegno perché anche lì è arrivato il COVID-19 e stanno chiudendo ogni attività, solamente che il 95% della popolazione “vive alla giornata” cercando di guadagnare quanto è quasi sufficiente per sopravvivere e non possono fare scorte, andrebbe tutto a male senza la corrente elettrica. Capiamo quali potrebbero essere le conseguenze. Ci affidiamo anche alle vostre preghiere voi siate certi delle nostre e di chi grazie a voi è stato aiutato dal nostro ufficio missionario.

Il Signore vi benedica e vi doni di sperimentare la forza della Resurrezione.

Fr Marco Freddi e i frati dell’Ufficio Missioni Estere dei Frati Minori di Umbria e Sardegna

PER AIUTARCI

CONTO CORRENTE POSTALE

C/C P. 14404065
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

CONTO CORRENTE BANCARIO

Banca Popolare Etica
Filiale di Perugia
Via Piccolpasso 109 – 06128 – Perugia
Iban: IT 47 Y 05018 03000 000011475613

Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere Onlus, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

aiutaci a studiare… per i bambini del Sud Sudan

In Sud Sudan, lo studio non è un diritto e spesso nemmeno una possibilità, i nostri frati che da anni operano in quella realtà, fra le tante attività di sostegno per la popolazione locale, hanno individuato nell’aiuto agli studi una via privilegiata e importante per la promozione umana e sociale.Ormai da due anni i nostri frati che gestiscono la parrocchia “Holy Trinity” di Juba –Sud Sudan sostengono quasi 200 bambini alla scuola primaria e secondaria. I bambini appartengono tutti a famiglie povere della parrocchia. L’aiuto che i frati offrono non è la copertura totale delle spese scolastiche, perchè l’intento è anche quello di educare la famiglia a partecipare all’educazione dei propri figli per come possono. Spesso le stesse famiglie, durante l’anno, chiedono anche contributi per assistenza medica e a volte anche “pacchetti cibo”. Queste famiglie sono tutte conosciute personalmente dai collaboratori parrocchiali e c’è un costante controllo e supervisione da parte dei frati. Al termine dell’anno scolastico è richiesto alle famiglie di consegnare il risultato scolastico dei bambini che vengono aiutati. I soldi non vengono dati direttamente alla famiglia, ma i frati pagano direttamente le tasse scolastiche alla scuola.
Con il progetto “Aiutaci a studiare 2020” desideriamo e sostenere il lavoro dei nostri frati e di contribuire insieme ad altri benefattori a tale progetto. Il contributo che al momento i nostri frati di Juba hanno ci hanno chiesto per sostenere tale progetto è di 3000 euro.
Si può collaborare anche con piccole quote… ognuno nella sua libertà e possibilità, il “poco” di tanti è sempre molto.

PER AIUTARCI

CONTO CORRENTE POSTALE
C/C P. 14404065
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

CONTO CORRENTE BANCARIO
Banca Popolare Etica
Filiale di Perugia
Via Piccolpasso 109 – 06128 – Perugia
Iban: IT 47 Y 05018 03000 000011475613
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere Onlus, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

 

Laureate grazie al tuo aiuto. Notizie dal Sud Sudan

Un grazie ancora che ci raggiunge dal Sud Sudan,

Sr Sarah al centro

lo scorso anno, come Ufficio Missioni Estere dei frati di Umbria e Sardegna, abbiamo accolto di rispondere ad una richiesta di aiuto da Sr Sarah del Sud Sudan per potere sostenere e permettere a 16 universitarie e a 10 studentesse della scuola secondaria che si trovavano in stato di necessità di potere iscriversi e frequentare i corsi dell’anno scolastico 2018-2019.

Con gioia riportiamo la loro lettera di ringraziamento di qualche settimana fa, abbiamo aspettato a pubblicarla per attendere le foto della cerimonia di laurea di alcune di loro.

Grazie del vostro sostegno e aiuto, senza il quale queste ragazze non avrebbero potuto continuare gli  studi e portarli così a termine.

Anche quest’anno il nostro segretariato ha scelto di appoggiare, al momento, tre nuovi progetti di sostegno allo studio di giovani ragazze sud sudanesi 10 studentesse universitarie, 10 studentesse della scuola secondaria, e di  aiutare Suor Sarah, anche lei  sud sudanese,  nel suo cammino formativo rivolto all’aiuto dei giovani locali.

Crediamo che dare possibilità di una crescita anche culturale a chi ha capacità ma non ha possibilità sia un modo importante per aiutare un paese come il Sud Sudan investendo nel suo futuro.

Il Signore vi benedica!

fra Marco

Riportiamo la lettera di ringraziamento di Victoria una studentessa laureatasi grazie all’aiuto dei nostri benefattori

Cari amici e benefattori
Possa Dio nostro Padre e il Signore Gesù Cristo darvi grazia e pace, a nome delle nostre compagne e mio che ho questa occasione d’oro di scrivervi questa lettera potendo esprimere la nostra gioia, anzi siamo tanto grate per quello che avete fatto per noi. Siete venuti in nostro aiuto quando eravamo in grande bisogno e oggi, grazie al vostro sostegno, siamo laureate, non abbiamo nulla da offrirvi in cambio se non parole di ringraziamento dal profondo del nostro cuore.
Tra il gran numero che avete supportato, al momento in sette di noi abbiamo completato con successo gli studi, le altre stanno aspettano di laurearsi entro e non oltre i prossimi mesi, mentre il resto delle nostre compagne è ancora in difficoltà con i loro studi all’università, il nostro desiderio è di celebrare quel giorno insieme a voi e alla nostra più cara suor Sarah. Ancora una volta grazie e continueremo a pregare che il Signore vi conceda lunga vita e buona salute in modo che possiate continuare a svolgere la sua missione sulla terra e servire il suo popolo con amore e sollecitudine Dio vi benedica.
Vostra in Cristo
Victoria

per sostenere i nostri progetti in Sud Sudan:

 

Per aiutarci:

CONTO CORRENTE POSTALE

C/C P. 14404065
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

CONTO CORRENTE BANCARIO

Banca Popolare Etica
Filiale di Perugia
Via Piccolpasso 109 – 06128 – Perugia
Iban: IT 47 Y 05018 03000 000011475613

Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere Onlus, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

“Pace buona gente!” Giovani Sud Sudanesi in aiuto nelle strade di Juba

Peace and Good People (PGP) è un gruppo nato nell’agosto 2019, formato da giovani ragazzi e ragazze della nostra missione del Sud Sudan con il solo scopo di aiutare i più bisognosi e ispirato alla preghiera cosiddetta di San Francesco che voglio qui riportare:

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:

È dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen.

Con questa preghiera in mente e nel cuore ogni sabato pomeriggio usciamo per le strade di Juba e incontriamo i bambini di strada, i senza tetto e una serie di persone che rappresentano il frutto di una società che non sa dove metterli, rappresentano una umanità ferita e abbandonata dai più ma sono come Eucaristia vivente di cui prendersi cura. Non cambiamo la loro vita, ma li avviciniamo e parliamo loro e dopo già due incontri ci riconoscono, anche perché abbiamo tutti la stella maglietta, e ci avvicinano sia per chiedere aiuto sia per scambiare due parole. Abbiamo già trovato tre fratelli che, avendo perso il padre sono finiti per strada, il più grande avrà 12 anni, e la cui madre dovrebbe essere in un’altra città del Sud Sudan; abbiamo già avvisato i servizi sociali che forse tramite la croce rossa riuscirà a farli tornare a casa.

Incontrare i poveri abbandonati è un incontro di fede con quel Gesù che ha detto “tutto ciò che farete ad uno dei più piccoli lo avrete fatto a me” e ancora “ero nudo e mi avete vestito, affamato e mi avete dato da mangiare, prigioniero e mi avete visitato…” e sulla scia di queste parole pronunciate 2000 anni fa un gruppetto di giovani ha deciso di formare questo gruppo che si chiama PGP che sta per PEACE AND GOOD PEOPLE.

Prima di cominciare la nostra attività per strada siamo anche stati dalla ministra del governo per gli affari sociali e ci ha dato il suo supporto; presto i servizi sociali dovrebbero unirsi a noi, ma non vogliamo perdere il nostro spirito di fede per cui ci siamo mossi in questa direzione.

Quando operiamo per strada diverse persone si avvicinano a noi e ci chiedono chi siamo, la risposta è sempre la stessa “peace and good people” e diamo loro una copia della preghiera che ha ispirato il nostro gruppo e che ci guida.

Sempre più fiero dei miei ragazzi. Il gruppo PGP – Peace and Good People, ora si ingrandisce e il nostro servizio non si limita più ai bambini di strada o ai senza tetto, ma anche ai detenuti della prigione principale di Juba. Qualche settimana fa siamo andati a visitare i carcerati per la celebrazione della Messa e poi ci siamo dedicato al servizio di assistenza dei carcerati stessi. Non posso nemmeno descrivere le ferite che molti detenuti avevano e, ovviamente, non erano assolutamente curate. Così ci stiamo organizzando per un servizio regolare in prigione, proveremo due volte al mese, più ovviamente i sabati per la strada. E’ una forte emozione vedere i giovani prendersi cura, gratuitamente di altre persone. Il bene non ha confini!

Questo ovviamente comporterà un aumento notevole delle spese… se qualcuno ci volesse aiutare…. 

Ovviamente, e in ultimo ma non per importanza, vi chiediamo di continuare a sostenerci con le vostre preghiere. Credo che siano proprio quelle ad aprirci sempre più nuovi spazi di servizio della carità come il Vangelo ci chiede.

Pace e ogni bene. Fr. Federico Loro Gatluak ( Guardiano della comunità dei Frati Minori di Juba-Sud Sudan)

CONTO CORRENTE POSTALE

C/C P. 14404065
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

CONTO CORRENTE BANCARIO
Banca Popolare Etica
Filiale di Perugia
Via Piccolpasso 109 – 06128 – Perugia
Iban: IT 47 Y 05018 03000 000011475613

Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere Onlus, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

un grazie dal Sud Sudan

Un grande GRAZIE dalla comunità di Digala del Sud Sudan.
Grazie a chi si è preso cura, sostenendo i nostri progetti, della nostra gente del Sud Sudan.
Grazie al vostro sostegno è stato possibile riparare la cappella di Digala, a 35 Km dalla capitale del Sud Sudan, una cappella costruita di fango e calce con il tetto in lamiera, come si costruisce in Sud Sudan, che a causa della guerra aveva ricevuto delle gravi lesioni.
Grazie al sostegno dei benefattori e al lavoro manuale dei parrocchiani, è stato possibile ristrutturare la cappella, e quindi di riutilizzarla nuovamente come centro di preghiera, di incontro e di crescita per l’intera comunità cristiana e per il villaggio, il quale non ha altri locali abbastanza capienti per riunire la popolazione.
Grazie di cuore da parte della comunità.
Il Signore vi ricompensi, anche per il bene che continuate a fare nel sostenerci per le varie richieste a volte urgenti, che arrivano al nostro segretariato dai nostri missionari, i quali non riescono a rispondere a tutte le necessità solamente con l’aiuto della gente del luogo.
Per rispondere a tali urgenze abbiamo attivato un “progetto urgenze Sud Sudan” che permette di aiutare in modo più celere questa realtà, a volte difficilmente programmabile con progetti.
Fra Marco

 

PER AIUTARCI:
CONTO CORRENTE POSTALE
C/C P. 14404065
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)
CONTO CORRENTE BANCARIO
Banca Popolare Etica
Filiale di Perugia
Via Piccolpasso 109 – 06128 – Perugia
Iban: IT 47 Y 05018 03000 000011475613
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere Onlus, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

 

 

Emergenza Sud Sudan: GRAZIE e un aiuto concreto

Un grazie grande ai tanti benefattori e amici che in questi anni e in questo anno ci hanno sostenuto permettendoci di rispondere alle tante necessità che bussano in quella parte dell’Africa tanto martoriata e affaticata ma anche tanto benedetta. Grazie a voi abbiamo potuto permettere, con il “progetto studentesse” , a 16 universitarie e 10 studentesse delle scuole secondarie, di potere frequentare regolarmente le lezioni e sostenere gli esami, con il progetto “aiutaci a studiare” , abbiamo aiutato 19 bambini a frequentare le scuole e a suor Sarah di potere continuare la sua formazione che sarà in futuro un bene per la popolazione di Juba.
Oltre a questi progetti siamo riusciti a rispondere anche ad altre esigenze urgenti che i frati, in missione in Sud Sudan, ci hanno presentato, come per esempio alla sistemazione dalla chiesa e sacrestia della parrocchia Holy Trinity dei nostri frati, alla ricostruzione della cappella san Matteo del campo profughi servita dai nostri frati e crollata dopo un nubifragio, abbiamo potuto aiuti il nuovo orfanotrofio, sostenere i nostri frati nel loro prezioso servizio, ecc…
Tutto è stato possibile grazie a voi, per questo abbiamo pensato un nuovo progetto chiamato “emergenza

Jadà

Sud Sudan” che, come ci chiede fra Federico guardiano dei frati minori di Juba, permetta di aiutare i nostri frati nel loro servizio ordinario e per le situazioni di emergenza, sostenendo anche altre nuove attività appena sorte, come l’aiuto ai bambini di strada, l’ orfanotrofio che accoglie bambini e infanti letteralmente abbandonati, come Jadà una bambina abbandonata per strada solo per una malformazione alla mano, attività dei nostri frati che viene riportata anche da un articolo del giornale “Avvenire” del 20 agosto 2019.

Il Signore vi benedica

fra Marco Freddi

PER AIUTARCI:

 

CONTO CORRENTE POSTALE

C/C P. 14404065
Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

CONTO CORRENTE BANCARIO

Banca Popolare Etica
Filiale di Perugia
Via Piccolpasso 109 – 06128 – Perugia
Iban: IT 47 Y 05018 03000 000011475613

Intestato a: Provincia Serafica san Francesco – Missioni estere Onlus, p.zza Porziuncola 1 – 06081 Assisi (PG)

Come matite nelle Tue mani

“Oggi faremo un viaggio immaginario e andremo nel Sud Sudan”.
“Davvero??!!”-rispondono i bambini entusiasti.
È iniziato così l’incontro di P. Marco Freddi con i ragazzi del catechismo della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli.
Erano presi a tal punto a guardare lo schermo e ad ascoltare che ho pensato: “Chissà cosa li sta attraendo in particolare ?”

🤔

.
“Sei tu quello là?” chiede Ginevra a P. Marco.
Non sarà che vedere le foto di quel frate in mezzo ai bambini, ai catechisti , a quelle donne che rifanno il pavimento di terra della chiesa, agli ammalati, annulla le 9 ore di volo di distanza e ce li rende più vicini?
I racconti accompagnano le immagini, in modo molto semplice. Padre Marco non è un supereroe che si fa 6 ore di macchina su strade sterrate per andare a celebrare una messa, ma appare ai loro occhi quello che veramente è: un figlio che ha messo la propria vita nelle mani di Dio Padre lo ha chiamato a prestare il suo servizio di sacerdote in Sud Sudan, oggi in Umbria, domani … chi lo sa dove. D’altronde Dio è un tipo creativo 

😉

.
Una domanda sorge spontanea: “Noi che possiamo fare?”.
Armati di colla, colori e forbici, i nostri ragazzi sono stati guidati da Roberta nel decorare delle matite con su scritti i nomi dei 19 bambini che i frati Minori di Assisi hanno preso “ in carico” per farli studiare. Con il ricavato della vendita di questi lavori verranno infatti pagate loro le tasse scolastiche.
Ecco allora che il nostro “poco” può diventare “tanto”per altri. Il loro sogno è studiare per fare qualcosa di buono per il paese in cui sono nati. E il nostro? 
Potrebbe essere aiutarli a realizzare il loro, di sogno. Perché no? T.

🌈



IL BENE CONDIVISO GENERA VITA

Un appuntamento particolare per i bambini del secondo anno di catechismo della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Bastia Umbra (PG)..
Divertendosi a decorare delle matite hanno potuto sperimentare la carità come gioia del dono.
Infatti, con il ricavato della vendita dei loro manufatti, contribuiranno a sostenere i costi delle tasse di iscrizione a scuola di 19 bambini e 1 suora in Sud Sudan per il progetto missionario “Aiutaci ad aiutare” dei frati minori di Assisi.
In questo paese del centr’Africa, lo studio non è un diritto e spesso nemmeno una possibilità, ma è sicuramente una via privilegiata è importante per la promozione umana e sociale.
Particolarmente coinvolgente è stata la testimonianza di P. Marco Freddi che, proprio in quelle zone, ha vissuto la sua esperienza missionaria.
Per 20 minuti e in maniera semplice i bambini sono stati catapultati in una realtà molto diversa da quella che conoscono, difficile anche da accettare, ma che gli ha dato la possibilità di farsi prossimi e consapevoli della possibilità che loro avevano per aiutare concretamente quei loro coetanei.
La vendita avverrà domenica 12 maggio all’uscita della celebrazione Eucaristica presso la parrocchia di san Michele Arcangelo a Bastia Umbra… se vedete questi bambini, con le loro matite, fermatevi….perché il tanto “poco” fa molto e il bene condiviso genera vita, sempre.

Grazie


https://www.missioniassisi.it/aiutaci