SALVAGUARDARE IL VANGELO

Cari lettori amici delle missioni,
rieccomi qui, dopo un paio di mesi… che, a causa delle turbolenti vicende storiche che stiamo
attraversando, sono davvero volati via come il vento!
Cerchiamo di riprendere il filo… tre giorni dopo quel fatidico 24 febbraio siamo finalmente
riusciti a celebrare il Battesimo del piccolo Luka, e in quei giorni è stato davvero un segno
importante, perché il nostro nuovo piccolo parrocchiano ha la mamma di nazionalità russa e il
papà ucraino! :o)
A questo proposito… Il 21 Marzo si è tenuta una delle nostre periodiche riunioni pastorali
del Decanato e, a parte alcune questioni prettamente locali, buona parte del tempo è stata
dedicata, naturalmente, al tema della situazione della Chiesa cattolica russa in questo
particolare momento storico. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di condividere ciò che sta
vivendo sia personalmente, sia come comunità religiosa, sia in parrocchia. In linea generale è
emerso il desiderio di continuare a servire questo popolo, questa Chiesa, nel miglior modo
possibile, cioè come testimoni del Vangelo chiamati ad essere operatori di pace, consolazione,
riconciliazione e con-cordia in un contesto sociale ed ecclesiale sempre più segnato da fatiche e
tensioni… e nel quale la libertà di espressione è soggetta a limitazioni. Siamo quindi chiamati
ad un continuo e costante discernimento, per salvaguardare ad un tempo sia la fedeltà a Cristo
e al Vangelo, sia il bene comune della chiesa: una tensione che ci mette non poco sotto
pressione, ma che in questo momento fa parte del nostro servizio pastorale. Pregare per la
pace (anche e soprattutto la pace dei cuori) diventa allora non solo la cosa migliore da fare ma
forse, almeno in alcuni casi, l’unica.
In questo contesto, alcuni sacerdoti hanno comunque deciso di tornare nei loro Paesi di
origine e persino alcune Congregazioni religiose hanno chiuso le loro presenze in Russia: i
Vescovi lasciano a tutti e a ciascuno piena libertà di coscienza (per non parlare dell’autonomia
canonica goduta dagli Istituti religiosi), senza giudicare le scelte di nessuno… tuttavia è stato
ricordato che il popolo di Dio può sentirsi ferito o addirittura tradito dall’abbandono di ogni
sacerdote o comunità religiosa.
In tale panorama, la nostra comunità parrocchiale è una “isola felice”: piccola e piuttosto
omogenea, non è attraversata da tensioni particolari e continua il suo cammino pastorale: gli
incontri sinodali, la giornata di ritiro quaresimale, gli eventi interparrocchiali. Tra questi, il 25
Marzo anche noi ci siamo uniti spiritualmente a Papa Francesco e insieme al nostro Vescovo
Nikolaj abbiamo celebrato l’Atto di affidamento del mondo, e in particolare di Russia e Ucraina,
al Cuore Immacolato di Maria.
Il sabato precedente la Domenica delle palme, invece, come lo scorso anno abbiamo
preso parte alla Via Crucis cittadina, che ha “dato il via” alle celebrazioni più direttamente rivolte
alla Pasqua: dopo la Messa crismale, anche quest’anno il Giovedì e il Venerdì Santo ci siamo
uniti ai fratelli Conventuali, mentre la Veglia e la Messa del giorno di Pasqua ogni comunità ha
celebrato per conto proprio. Il Giovedì Santo era presente alla Messa in Coena Domini anche il
nostro amico Misha Fateev, che ha realizzato un video nel quale, oltre a riassumere
brevemente il senso della celebrazione, ha voluto sottolineare il fatto che fossero riuniti a
pregare insieme fedeli lituani, bielorussi, polacchi, russi e ucraini:
https://www.youtube.com/watch?
Desidero, infine, rivolgere con voi l’attenzione a due interventi del nostro Arcivescovo:
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/arcivescovo-di-mosca-angoscia-ma-ultima-parola-e-della-
misericordia

https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/la-pasqua-particolare-dei-cattolici-russi-pezzi-c-e-tanto-
bisogno-di-perdono
Continuiamo a pregare per la pace e andiamo avanti.
fr. Iuri

 

Ultime notizie dei frati in Russia

24 Febbraio 2022

Cari amici,
che dire? Onestamente non pensavo che si sarebbe arrivati a questo punto: forse sono un ingenuo, ma ero convinto che fossero tutte solo provocazioni reciproche tra Russia e “occidente”, e invece… stamattina, al risveglio, ci siamo davvero scontrati con una realtà ben più dura. É tutto il giorno che ricevo dall’Italia messaggi di fratelli e sorelle preoccupati che mi chiedono notizie: ho passato l’intera serata a rispondere a tutti ed ora eccomi anche a voi. Provo a descrivervi un po’ la situazione, tralasciando la cronaca dei fatti perché quella potete trovarla sui giornali e ho verificato che è la stessa sia sui media occidentali sia su quelli russi… anche se poi, ovviamente, da una parte e dall’altra se ne danno interpretazioni diametralmente opposte.
Innanzitutto desidero rassicurarvi: come sapete noi viviamo a Pietroburgo, quindi ci troviamo a circa 1.700 Km dalla zona di guerra, il che vuol dire che non corriamo alcun pericolo per la nostra incolumità. Tuttavia, naturalmente, sentiamo gli effetti di ciò che sta accadendo.
In primo luogo, i nostri fedeli: i cattolici di Pietroburgo sono un popolo misto e non sono pochi quelli di origine ucraina, che hanno laggiù parenti e amici e sono molto preoccupati per loro. Ad esempio, stamattina mi ha telefonato una parrocchiana in lacrime perché i suoi vivono poco distante dall’aeroporto che è stato bombardato ieri notte: si sono sentiti al telefono, stanno bene ma la preoccupazione è tanta e stanno pensando, finché è possibile, di lasciare il Paese per fuggire all’estero, dove vive una nipote che è pronta ad accoglierli. Loro hanno questa possibilità, ma tanti altri?? Poi, naturalmente, qui ci sono i cattolici russi che invece, poveretti, si vergognano e si sentono in colpa di fronte agli ucraini… Insomma la Chiesa, il popolo di Dio, sta soffrendo molto e noi pastori siamo chiamati a stare loro vicino meglio che possiamo.
In secondo luogo si cominciano ad avvertire le prime conseguenze economiche: il rapporto euro-rublo, che negli ultimi mesi era sempre oscillato attorno a 1 su 85, nelle ultime 24 ore è schizzato alle stelle e stamattina aveva sfondato quota 100. Se continua così, il costo della vita aumenterà sensibilmente, come del resto sta già accadendo da voi. Se poi ci saranno sanzioni contro la Russia, ovviamente sarà anche peggio e ne farà le spese solo la gente comune.
L’opinione pubblica, per quel che vedo, è divisa: a Mosca e Pietroburgo ci sono state manifestazioni di piazza contro la guerra e anche numerosi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo hanno firmato petizioni per dichiarare la loro contrarietà a ciò che sta avvenendo. D’altra parte, non mancano certo coloro che, invece, appoggiano appieno questa operazione militare… anche tra chi si definisce cattolico, purtroppo.
In tutto questo, il Signore mi manda i suoi angeli… Oggi ho conosciuto L., 72 anni: viveva in una cittadina a 200 Km da qui; non stava bene ma l’ospedale laggiù non è un granchè e i medici non si raccapezzavano, così la figlia, che da anni abita a Pietroburgo, l’ha invitata a venire a farsi visitare qui… Ora L. sa di avere un tumore in fase terminale ed è rimasta qui per le cure palliative e per concludere il suo cammino terreno insieme alla figlia, la nipote e le pronipotine. Tramite una conoscenza comune mi è stato chiesto di andare a trovarla e portarle i Sacramenti… e così ho incontrato una donna meravigliosa: riconciliata, serena… una vera “santa della porta accanto”!
Per ora questo è tutto. Vi ringrazio di cuore per la vostra vicinanza e vi benedico.
A presto!

fr. Iuri

Continua la missione in Russia…

Cari lettori amici delle missioni,
ormai più di due mesi fa vi avevo salutato con il desiderio di risentirci nel tempo di Natale, ma… evidentemente non è andata così!
Prima di tutto desidero ringraziare con voi il Signore per questo mio primo Natale da parroco, veramente intenso: il che vuol dire, da un lato, tanto stancante, ma dall’altro ancor più ricco di doni… a partire, ancora una volta, dalla vivacità dei parrocchiani. Non solo le celebrazioni sono state sempre ben curate grazie al nostro piccolo gruppo liturgico, ma abbiamo vissuto insieme anche momenti informali di festa e un’intera giornata di ritiro in preparazione al Natale.
Grazie all’iniziativa di sr. Anna, inoltre, nella nostra parrocchia sono nati due gruppi di preghiera che hanno poi coinvolto anche persone di altre parrocchie e persino di altre città: l’8 Dicembre ha intrapreso il suo cammino il gruppo di “adozione spirituale di un bambino non ancora nato” (es. https://it.aleteia.org/2017/04/03/adottare-spiritualmente-bambino-abortito/), mentre il 1° Gennaio abbiamo iniziato la pia pratica dei “primi sabati del mese” in onore del Cuore Immacolato di Maria (es. https://www.preghiereperlafamiglia.it/primi-cinque-sabati-del-mese.htm).
Fra Bernard, dal canto suo, sta continuando a preparare due ragazze della Comunità neocatecumenale a ricevere il sacramento della Cresima: le due sorelle, di origine ispano-americana, non parlano ancora abbastanza bene il russo, ma Bernard ha molte frecce al suo arco e sta tenendo gli incontri in lingua inglese!
Non sono poi mancate le occasioni d’incontro all’interno della famiglia francescana: la festa di s. Elisabetta d’Ungheria il 17 Novembre (s. Messa e agape fraterna con i membri dell’OFS); la giornata di ritiro inter-obbedienziale per le nostre comunità organizzata dai Guardiani fra Bernard e p. Stanislav; il proseguimento della collaborazione con la fraternità delle sorelle FMM nella loro pastorale giovanile e vocazionale; la visita di fr. Stefano, Presidente della Fondazione OFM in Russia, alla nostra fraternità.
Inoltre, inaspettatamente, sono stato coinvolto in un evento francescano “collaterale”: una mostra natalizia organizzata dal nostro Consolato generale. L’esposizione avrebbe dovuto riguardare opere d’arte ispirate alla tradizione presepiale italiana e, nelle intenzioni del Console e del curatore della mostra, essere ospitata presso la chiesa dei fratelli Conventuali (per cui ero stato contattato come intermediario), ma cause di forza maggiore hanno infine determinato un allestimento e una collocazione diversi:
https://conssanpietroburgo.esteri.it/consolato_sanpietroburgo/it/la_comunicazione/dal_consolato/2021/12/mostra-dal-natale-al-battesimo.html
Infine, naturalmente, ci sono stati gli eventi legati alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e alla pastorale giovanile, nonché la partecipazione ai momenti di festa delle altre parrocchie, come l’11 Febbraio (B.V. Maria di Lourdes)… giornata nella quale, peraltro, abbiamo festeggiato anche il 20° compleanno della nostra Diocesi, istituita da papa Giovanni Paolo II appunto l’11 Febbraio 2002.
Non mancano, però, le note dolenti… La salute, ad esempio, non ci sta accompagnando molto in questi ultimi mesi: il battesimo del piccolo Luka, la cui nascita ha rallegrato la nostra comunità parrocchiale, è stato più volte rimandato (e ancora non ha potuto avere luogo) a causa dei problemi di salute prima del piccolo (nato prematuro il 17 Novembre) e poi di sua mamma Maria; sr. Anna si trova in Polonia per un paio di mesi per trovare finalmente una diagnosi e una cura ad alcuni disturbi di cui soffre da tempo; infine, al termine di Gennaio, “Omicron” è sbarcato anche qui e ha contagiato un po’ tutti: anche io, dopo aver attraversato indenne due anni di pandemia, ho dovuto arrendermi e vivere l’esperienza di due settimane di autoisolamento… un tempo faticoso ma anche tanto prezioso, di maggiore intimità con me stesso e con il Signore.
Anche la chiesa parrocchiale, a suo modo, non è in migliori condizioni: come la Sovrintendenza ci ha comunicato nella riunione di Gennaio, infatti, per motivi burocratici ed economici i lavori di restauro rimarranno sospesi per tutto il corrente anno… il che allunga i presunti termini di consegna almeno al 2025!
Per tutto questo continuiamo a contare sulla vostra preghiera e, per quanto vi è possibile, sul vostro aiuto materiale: https://www.missioniassisi.it/aiutaci/progetti-nel-mondo/
Che Dio vi benedica e alla prossima!

 

fr. Iuri

 

 

 

Notizie da fra Iuri…

Cari amici delle missioni, il tempo passa in fretta e sono ormai trascorsi più di due mesi
dalla mia ultima lettera… rieccomi quindi qui con voi per qualche breve aggiornamento.
A Novembre abbiamo avuto una bella sorpresa: Michail Fateev, un amico di vecchia data
della nostra fraternità, insegnante presso la locale Facoltà di Arti televisive, ha deciso di
realizzare un breve documentario sulla ormai quasi trentennale presenza dei Frati Minori
qui a San Pietroburgo. Detto fatto, Michail ha messo mano alla videocamera e, dopo
essersi recato con fra Juliush al cantiere della chiesa, è venuto a trovarci a casa per
intervistarci, quindi ha filmato una celebrazione eucaristica della nostra comunità
parrocchiale, infine ha montato il tutto aggiungendo filmati del suo fornitissimo archivio!
Non è l’unico esempio di una crescente sensibilità nei confronti della nostra situazione:
rendiamo grazie a Dio. Il risultato, per chi volesse anche solo dare uno sguardo, è
disponibile QUI.
Il mese si era poi concluso, come speravamo, con un bel momento di festa nella
ricorrenza di s. Caterina d’Alessandria: patrona della chiesa nella quale la nostra Olga,
insieme ad altri 5 giovani di altre parrocchie, ha potuto finalmente ricevere il dono della
Cresima.
A Dicembre, invece, sebbene con qualche restrizione sanitaria in più (ormai revocate),
abbiamo potuto celebrare le liturgie natalizie senza troppi problemi: il 25 e il 31, in
particolare, ci siamo riuniti coi fratelli Conventuali sotto la presidenza del Vescovo ausiliare
Nikolaj Dubinin: vi propongo il link al video della Messa… così, se volete, potete ascoltare
qualche canto natalizio in russo! Clicca QUI
Anche questo Natale, inoltre, l’infaticabile sr. Anna è riuscita a preparare una piccola
rappresentazione teatrale coi bambini del catechismo (tutti fratelli e sorelle!), questa volta
ispirata all’episodio francescano del Presepe di Greccio.
Purtroppo, proprio pochi giorni fa, sr. Anna mi ha comunicato che per varie ragioni
(soprattutto le difficoltà delle bimbe più piccole con la lingua russa), si è arrivati alla
decisione di sospendere il catechismo parrocchiale: i bambini proseguiranno la
preparazione ai Sacramenti all’interno del Cammino Neocatecumenale, del quale le loro
famiglie (di origine ispanica) fanno parte.
A proposito del Cammino: il giorno dell’Epifania Bernard e io ci siamo recati a benedire
l’appartamento di Sergej, un giovane della Comunità che ha da poco lasciato la famiglia
d’origine per prender casa per conto proprio. Circostanze di questo tipo sono sempre
ottime occasioni per crescere nella conoscenza reciproca.
Passate le feste, abbiamo ripreso il cammino “ordinario”… ammesso che la vita con Dio
possa mai dirsi “ordinaria”!
Come forse ricorderete, la nostra chiesa parrocchiale venne costruita dal vescovo martire
Teofilius Matulionis, di origine lituana, e ancora oggi i suoi connazionali sono una
componente importante della nostra Parrocchia, nonché una comunità molto attiva a
Pietroburgo, che spesso ci invita a prendere parte agli eventi che organizza; così il 13
Gennaio, in occasione del 30° anniversario dei “fatti di Vilnius”, ho partecipato ad una
celebrazione eucaristica richiesta dal Consolato lituano a suffragio delle vittime della
repressione sovietica: anche questo è stato un significativo momento di comunione.
Già… la comunione ecclesiale è la strada per la quale il Signore ci guida e accompagna, e
nel mese di Gennaio ciò è emerso anche in altre belle occasioni.
Per esempio i fratelli Conventuali, da anni, stanno cercando di seminare e coltivare il
nostro carisma fra i laici… e finalmente Julia, una giovane che frequenta la loro comunità, il
23 Gennaio ha iniziato ufficialmente il suo cammino di formazione nell’Ordine francescano
secolare: che il Signore benedica lei e il futuro dell’Ofs in terra di Russia: al momento,
infatti, in tutto lo Stato esiste purtroppo una sola fraternità canonicamente eretta, quella di
Mosca… altrove (come appunto qui) ci sono “simpatizzanti sparsi”, ma (per ora) mai in
numero sufficiente per poter dare vita a una comunità ufficiale… e le enormi distanze di
questo Paese rendono impossibile pensare di unire le forze.

Il 24 e il 25, invece, ho preso parte agli incontri conclusivi della Settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani; all’ultimo, più solenne e presieduto dal nostro Vescovo ausiliare, hanno
partecipato i rappresentanti della Chiesa ortodossa, luterana e armena; il primo invece, più
informale, era dedicato ai giovani, che sono venuti numerosi superando ogni aspettativa di
sr. Joanna e dei nostri seminaristi (che avevano curato l’evento): un bellissimo successo, a
seguito del quale ha ritrovato slancio l’idea di costituire un’equipe di pastorale giovanile,
alla quale sono stato invitato a partecipare… preghiamo per gli sviluppi!
Infine, il 29 e 30 sono stato invitato a predicare il ritiro mensile al Seminario
interdiocesano, che attualmente ospita 10 candidati al sacerdozio provenienti da tutte le
Diocesi russe cattoliche; mentre il 2 Febbraio (festa della Presentazione del Signore e
Giornata della Vita Consacrata), come gli scorsi anni abbiamo celebrato la s. Messa
insieme alle altre comunità religiose di s. Pietroburgo.
Insomma… pian piano m’inserisco sempre più, le conoscenze aumentano, le relazioni
s’infittiscono… e la comunione, speriamo, cresce. Alla prossima!