VATICANO – Il Papa, Abu Mazen e Peres oggi in preghiera per la Pace

Questo articolo è frutto di notizie provenienti da varie Agenzie, per darvi un quadro completo della portata dell’evento che si terrà oggi in Vaticano.

Inizierà con tre preghiere distinte – ebraica, cristiana e musulmana – l’ “invocazione per la pace” che vedrà riuniti, questa sera nei giardini vaticani, papa Francesco, il presidente israeliano Shimon Peres, quello palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e il patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo.
combo_peres-mazen_993837Il Papa ha invitato i due leader mediorientali nella sua “casa” durante il recente viaggio in Terra Santa.
Alla presenza della stampa si svolgerà la parte pubblica dell’incontro: “non si prega insieme ma si sta insieme per pregare evitando ogni forma di sincretismo. Alcuni possono osservare che i due presidenti non sono religiosi, ma sono credenti: per pregare non è necessario indossare l’abito religioso” ha detto il Custode di Terra Santa durante la conferenza stampa di venerdì .
È una pausa rispetto alla politica”, ha detto padre Pizzaballa. “Il Santo Padre non vuole entrare in questioni politiche del conflitto israelo-palestinese, che tutti ormai conosciamo in tutti i minimi dettagli, dalla ‘A’ alla ‘Z’. È una pausa rispetto alla politica: la politica ha le sue dinamiche, i suoi tempi, il suo respiro più o meno lungo o più o meno corto, come si vuole; ma il desiderio del Papa è quello di alzare lo sguardo e andare un po’ oltre l’aspetto politico, invitando anche i politici a fare anch’essi una pausa”.
Per il Custode di Terra Santa “nessuno ha la presunzione di credere che dopo questo evento scoppierà la pace in Terra Santa”, ma l’intento è “quello di fare un gesto forte, un’iniziativa molto importante per riaprire questa strada dove tutti sentono nuovamente il bisogno di questa pace e di sperare e sognare, per riportare nell’ambito della discussione politica anche quel respiro ampio, di visione dall’alto e verso l’altro, anche per avere un impatto sull’opinione pubblica”.

A Betlemme, in preparazione a questo incontro, presso il Muro di Separazione nella valle del Cremisan venerdì si è tenuta una messa con un’intenzione speciale: i presenti infatti hanno pregato perché trovi risposta l’invocazione per la pace che Papa Francesco, il Presidente israeliano Shimon Peres e quello palestinese Mahmud Abbas condivideranno in occasione del loro incontro in Vaticano. “E’ dall’ottobre 2011 che celebriamo liturgie eucaristiche, Via Crucis e Rosari tra gli olivi di Cremisan per chiedere che si fermi la costruzione del Muro nella valle proprio perché crediamo che la preghiera è anche lo strumento più efficace per chiedere la pace e la fine delle ingiustizie. Perciò, quando abbiamo sentito il Papa che a Betlemme, sulla piazza della Mangiatoia, ha offerto ‘la sua casa in Vaticano’ per ospitare l’incontro con i due Presidenti e invocare l’avvio del dono della pace, per noi è stata una grande gioia piena di commozione” ha comunicato all’Agenzia Fides don Abuna Mario, parroco a Betlemme.