“PROGETTO CASE” [KO 1]

A distanza di più di 10 anni dalla fine della guerra, le aree rurali del Kosovo versano ancora in una situazione di grave povertà. Sono queste infatti le zone che hanno subito la maggiore devastazione a causa dei bombardamenti; non solo per la distruzione di case, scuole e di interi villaggi ma anche per la fuga della popolazione dalle zone di guerra.
I profughi ritornati dopo la fine del conflitto si sono quindi ritrovati senza niente in mano.
Dal giugno 1999, opera in Kosovo il Campo della Delegazione Regionale Caritas dell’Umbria, che accoglie bambini, ragazzi ed alcuni adulti con situazioni familiari difficili e sostiene con un aiuto mensile oltre 100 famiglie nei territori di Klina, Istog e Peja.
Oltre all’attività di accoglienza, il Campo ha costruito in questi anni più di 400 case, contribuendo in modo significativo alla ricostruzione di un’area letteralmente rasa al suolo dalla guerra. Numerose sono le famiglie che, seppur assistite materialmente, attendono ancora a distanza di 15 anni un’abitazione rispettosa della loro dignità di persone.
Il progetto ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni di vita delle famiglie kosovare profughe di guerra, dando loro una casa per poter ricominciare degnamente a vivere.

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