Progetto “Costruzione cappella Digala (Giuba)” SUD SUDAN [SUDS 1]

cappella 1

La Repubblica del Sudan del Sud, è un paese senza sbocco sul mare situato nell’Africa centrorientale. La sua capitale attuale è Giuba, che è anche la sua città più grande. Il Sudan del Sud confina con l’Etiopia a est, il Kenya a sud-est, l’Uganda a sud, la Repubblica Democratica del Congo a sud-ovest, la Repubblica Centrafricana a ovest e la Repubblica del Sudan a nord. La maggior parte del territorio dello stato è coperta da foreste tropicali, paludi e prati. Ci sono molte riserve naturali che ospitano specie migratorie in gran quantità, come il Parco nazionale di Bandingilo. Il fiume principale è il Nilo Bianco. Secondo il WWF, esistono diverse ecoregioni nel Sudan del Sud: la Savana Sudanese Orientale (savana), la Foresta nel Nord Congo (foresta tropicale), il Sudd (paludi) e le Foreste Montane dell’Africa orientale (foreste).

Alla fine del XIX il Sudan, che allora comprende anche il Sudan del Sud, viene conquistato dagli Inglesi. Nel 1947, al momento dell’indipendenza del Sudan, gli Inglesi tentano di staccare il Sudan del Sud dal Sudan e di unirlo all’Uganda. Tuttavia, questo tentativo è annullato dalla Conferenza di Giuba dello stesso anno che unifica il nord e il Sud del Sudan. La regione è teatro per molti anni della Prima e poi della Seconda guerra civile sudanese, combattute fin dall’inizio al fine di ottenere l’indipendenza dal Sudan. Le conseguenze sono la mancata costruzione d’importanti infrastrutture durante tutto quel periodo, la fuga di molti profughi e la devastazione di parecchie aree. Muoiono più di 2,5 milioni di persone, 5 milioni emigrano all’estero, ed altri hanno subiscono spostamenti dai loro paesi o dalle loro zone d’origine. La pace siglata nel 2004 getta le basi per il referendum che nel gennaio del 2011 porta all’indipendenza del Sudan del Sud dal resto del paese.

Il Sudan del Sud ha una popolazione di circa 8 milioni di persone, che vivono soprattutto nelle aree rurali dove praticano un’economia di sussistenza. La guerra civile non ha permesso lo sviluppo della regione. Nel Sudan del Sud sono presenti molte popolazioni e sono parlate molte più lingue che nel Sudan. I Dinca (popolazione stimata attorno al milione) sono la più grande tribù sub-sahariana del Sudan del Sud.

La maggior parte degli abitanti di questo paese hanno conservato i loro credi tradizionali (religioni animiste), ma una considerevole minoranza degli abitanti è rappresentata dai cristiani, anche se non esistono stime precise riguardo alla percentuale di cristiani.

Nel Sudan del Sud sono parlate oltre 60 lingue indigene. Fra le lingue non indigene parlate nel Sudan del Sud la principale è senz’altro l’inglese, che ha status di lingua ufficiale. In virtù della lunga unione politica con il Sudan, è inoltre parlato l’arabo, che funge in alcune situazioni da lingua franca.

Il contesto

Il Sud Sudan è un paese giovane che ha ottenuto l’indipendenza da pochissimo tempo. Le due guerre civili hanno frenato il suo sviluppo e provocato milioni di morti e di esuli. Mancano le più basilari infrastrutture: è necessario quindi ricostruire cioè di cui il popolo ha bisogno per potergli dare una speranza concreta.

Attività e risultati attesi

Il progetto riguarda tre località nei pressi della capitale Giuba e nasce per dare alla comunità locale cristiana un luogo al coperto per le celebrazioni e per le catechesi.

Queste stazioni missionarie, già presenti prima dell’arrivo dei frati nel febbraio 2013, erano già luogo d’incontro della comunità cristiana nonostante non ci fossero strutture e i fedeli,  in caso di pioggia, si rifugiavano sotto gli alberi. Con l’arrivo dei frati subito la comunità cristiana si è adoperata per iniziare la costruzione di una cappella. Prima dell’arrivo dei frati venivano celebrate messe solamente a Pasqua e Natale e il resto della formazione catechetica era affidata ai catechisti. Attualmente alla messa domenicale partecipano più di cento persone, ma si prevede un aumento di presenze dato dal rimpatrio dei sud sudanesi che vivevano al nord e che attualmente sono ancora rifugiati nei paesi vicini.

La prima cappella si trova a Digala a circa 25 km a sud della capitale e la sua costruzione sarà realizzata nel modo tradizionale con muri di fango ricoperti di cemento e un tetto di zinco. Il progetto comprende anche 8 finestre e 3 porte in metallo e la fabbricazione di altare e ambone su legno.

La seconda cappella si trova a Ganji a circa 70 km a sud di Giuba e sarà costruita con muri di mattoni e con un tetto di zinco.

L’ultimo progetto riguarda invece la costruzione di un centro di accoglienza annesso alla cappella della Santissima Trinità a Giuba per contenere circa altre 100 persone in quanto lo spazio della cappella non è sufficiente ora per accogliere i fedeli per la celebrazioni. La cappella dipende dalla cattedrale di Giuba e in futuro il progetto è di fare di questa cappella una parrocchia. Attualmente nella messa domenicale sono frequentate da circa 600 persone ma si prevede un aumento di presenze dato dal rimpatrio ancora dei sud sudanesi che vivevano al nord.

Obiettivi

L’obiettivo principale è permettere alla comunità parrocchiale di avere un luogo protetto per essere accolta durante le celebrazioni liturgiche.

Beneficiari

Destinatari sono le comunità cristiane di Digala, Ganji e Giuba.

Sostenibilità

La costruzione di una cappella è un progetto molto importante perché essa va a costituire un punto di riferimento per i fedeli, soprattutto per coloro che, rientrati nel paese dopo anni di assenza, hanno bisogno di un luogo accogliente per ritrovarsi e celebrare insieme la fede in Dio Salvatore. Questo progetto è inoltre un’occasione di conoscenza e d’impegno in quanto la gente  partecipa attivamente contribuendo con raccolte di fondi e dando il suo aiuto concreto nella costruzione della cappella.

Costi:

Digala 

  • 80 sacchi di cemento per coprire le pareti → 942 €
  • 8 finestre e 3 porte metalliche → 1069 €
  • altare e ambone in legno → 250 €

Totale necessario → 2261 €

Ganjii

  • 234 sacchi di cemento → 2755 €
  • 3 porte di metallo → 652 €
  • altare e ambone in legno → 250 €

Totale necessario → 3657 €

Cappella Santissima Trinità in Giuba

Costo totale del progetto di 2169 €

Importo derivato dalle raccolte dalla comunità e altri contributi → 616 €

Totale necessario per completare il progetto → 1553 €

In definitiva per la costruzione di queste tre cappelle sono necessari 7471 €

Referente del progetto è Padre Jesus Aguirre, guardiano e responsabile missione ofm in Sud Sudan.

Scarica scheda progetto