Viaggio in Kazakistan le prime 36 ore.

Sono arrivato in Kazakistan da poco più di 36 ore. Ho percorso in aereo più di 6500 kilometri, passando da San Pietroburgo con una temperatura di 12 gradi, arrivando ad Almaty con 25 gradi alle 3 del mattino e tutto questo in meno di 15 ore. Quanto è veloce oggi fare un viaggio che in passato sarebbe costato mesi e anni di peripezie! Leggevo pochi giorni fa la storia del nostro primo frate missionario in Cina, fra Giovanni da Montecorvino. Fra Giovanni raggiunse la Cina nel 1294 e nel 1307 Papa Clemente V inviò in suo aiuto altri 7 frati vescovi anche per consacrare fra Giovanni arcivescovo di Pechino. Di questi 7 frati solamente 3 giunsero a destinazione, gli altri morirono di stenti durante il viaggio! Ѐ stupefacente come oggi le distanze e le difficoltà di comunicazione che nel passato i missionari vivevano oggi non ci siano più.

Ci siamo fermati ad Almaty (capitale del Kazakistan fino al 1998 quando fu assegnato il titolo di città capo dello Stato ad Astana) solo il tempo di riposare qualche ora, poi con fra Luca e Tolik siamo ripartiti per Taldykorgan, paese a 300 Km a nord di Almaty e a pochi Km dal confine occidentale della Cina. La strada è per la maggior parte asfaltata, ma non certo comoda da percorrere, perché buche, sterrati e restringimenti di carreggiata sono molto frequenti. Questo però non mi ha impedito di cadere in un sonno profondo, stanco dal lungo viaggio e un po’ scombussolato dal fuso orario. Mi sono perso buona parte del percorso fatto, ma nei brevi momenti di lucidità ho fatto qualche foto al paesaggio che come vedete è spazio aperto a non finire, luogo ideale per pascoli di pecore e cavalli, attività tipica della gente di questa terra.

A Taldykorgan fra Luca è parroco dei pochissimi cristiani che sono in questa terra. In Kazakistan i Musulmani sono la stragrande maggioranza, mentre i cristiani sono solo il 25% (in maggioranza ortodossi, cattolici 1,14%). La Chiesa e il convento sono molto belli, puliti e dignitosi ed anche i musulmani dicono che nella nostra Chiesa si prega veramente bene. Ancora non ho fatto foto, ma presto vi mostrerò anche questi luoghi.

Appena arrivati siamo andati subito a salutare i bambini del progetto doposcuola che in questa settimana stanno vivendo il loro “grest” estivo. Mi sono subito venuti incontro salutandomi e mostrandomi i loro giochi, mi parlavano in russo e ovviamente non capivo niente di quello che mi dicevano, ma coi bambini questo non importa. L’essenziale è sedersi con loro e giocare. I bambini sono gli stessi dovunque nel mondo ed hanno gli stessi atteggiamenti. Dall’africa all’amazzonia a Taldykorgan: giocano, ridono, fanno i vergognosi e sono affettuosi alla stessa maniera, e questo è semplicemente meraviglioso!

Sono andato a riposare contento di essere testimone del bene che attraverso i tantissimi benefattori che ci aiutano stiamo facendo in questa terra!

Il Signore vi benedica, a presto

Fra Manuel

PS: qui c’è buona connessione internet, così posso tenervi aggiornati!