TERRA SANTA – Sindaci palestinesi: il Muro nella Valle di Cremisan soffocherà la presenza dei cristiani
Betlemme (Agenzia Fides del 12/02/2015) – “Vogliono costruire il Muro di separazione nella valle di Cremisan per poi espropriare le terre che appartengono ai cristiani palestinesi. Se ciò avverrà, tutta l’area sarà soffocata dalla morsa del muro, e i primi ad andare via saranno proprio i cristiani”. E’ questo lo scenario futuro prefigurato dal sindaco di Betlemme che mercoledì 11 febbraio ha incontrato, insieme ad altri sindaci, Papa Francesco alla fine dell’Udienza generale.
La visita a Roma della delegazione del cosiddetto “triangolo cristiano” della Cisgiordania aveva lo scopo di esporre alla Santa Sede gli effetti deleteri che la costruzione del Muro di separazione nella valle di Cremisan avrebbe sulle comunità cristiane autoctone nella città e nella regione dove è nato Gesù. “Ormai siamo arrivati a un punto limite. Abbiamo mostrato al Cardinale Parolin le mappe e le foto che avevamo con noi. E lui ci ha ascoltato attento, con molta preoccupazione”.
Il muro di separazione voluto da Israele, dopo aver tagliato il territorio di Betlemme, minaccia ora la zona fertile del Cremisan, dove si trovano terre con vigne e oliveti appartenenti a 58 famiglie cristiane di Beit Jala, insieme a due conventi e a una scuola dei Salesiani. Il tracciato del muro “non risponde in quel tratto a nessuna esigenza di sicurezza, ha come unico scopo separare le famiglie cristiane dalle loro terre per poi confiscarle e allargare l’area a disposizione di nuovi insediamenti illegali israeliani”. Se le terre della valle – che rappresenta l’unico polmone verde di tutta l’area – verranno confiscate, “non ci sarà più futuro per permanenza dei cristiani: la densità abitativa si alzerà a livelli insostenibili” riferisce il sindaco di Betlemme, “e tanti finiranno per scegliere la via dell’esodo, che già da tempo sta riducendo la presenza cristiana in Terra Santa”.
L’area di Cremisan era stata visitata anche dai sedici Vescovi che hanno partecipato quest’anno alla visita in Palestina e Israele organizzata dall’Holy Land Coordination (HLC), organismo che riunisce Vescovi e rappresentanti delle Conferenze episcopali di Europa e Nord America (vedi articolo).