TERRA SANTA – Hamas crea un “esercito popolare” per rispondere agli attacchi di Israele
Gerusalemme (AsiaNews, agenzia dell’8/11/2014) – Hamas creerà un “esercito popolare” per rispondere alle azioni di Israele. Il portavoce del braccio armato del movimento lo ha annunciato ieri durante una cerimonia di “reclutamento” nel campo profughi di Jabaliya. Circa 2.500 nuove leve dai 20 anni in su, ha detto, formeranno “la prima sezione dell’esercito popolare per la liberazione di al-Aqsa e della Palestina”.
La decisione segue gli scontri avvenuti nei giorni scorsi nella spianata delle moschee. Essa potrebbe essere un ulteriore motivo di divisione con Fatah, che ha una posizione più dialogica con Israele, giudicata da Hamas come una “sudditanza”.
Almeno 10 esplosioni in questi giorni hanno colpito abitazioni e automobili di proprietà di membri di Fatah, senza però fare vittime. La Commissione centrale ritiene responsabile di questi crimini proprio Hamas.
Intanto, la tensione non accenna a diminuire. Dopo l’annuncio della creazione dell’esercito popolare, al termine della preghiera del venerdì, centinaia di palestinesi hanno lanciato pietre e bottiglie molotov contro la polizia, che ha risposto con proiettili di gomma, granate assordanti e gas lacrimogeni.
Dopo quanto accaduto alla spianata, i Patriarchi e i capi delle Chiese di Gerusalemme hanno espresso “inquietudine” e condannato “le minacce di modifica dello statuto dei Luoghi Santi, quali che siano le loro provenienze”. Il riferimento è al tentativo di vari gruppi di coloni sionisti, che rivendicano l’uso della spianata anche per la preghiera degli ebrei. Secondo lo sttaus quo, la spianata appartiene ai musulmani e agli ebrei è proibito pregarvi.
Il gruppo pacifista israeliano Gush Shalom intanto ha organizzato una manifestazione per chiedere la fine della repressione nelle aree palestinesi di Gerusalemme Est. Riunitisi davanti alla casa del sindaco della città, i dimostranti hanno detto: “Gli abitanti di Gerusalemme Est stanno subendo un trattamento crudele da parte della polizia e dell’amministrazione”, volto a “rendere insopportabile la vita in questa città”.