SUD SUDAN – Un milione di persone a rischio fame se non si risolve la crisi politica
Juba (Agenzia Fides del 7/10/2014)- La crisi alimentare in Sud Sudan rischia di trasformarsi in una catastrofe e un milione di persone si troverà a rischio fame tra gennaio e marzo del prossimo anno se non si interverrà urgentemente per risolvere lo stallo politico che sta paralizzando la vita del giovane Stato. Lo afferma il rapporto intitolato “Dalla crisi alla catastrofe” presentato da diverse agenzie umanitarie che operano nel Paese.
“Finora l’approccio morbido della comunità internazionale ai negoziati di pace non è riuscito ad assicurare un significativo cessate il fuoco” afferma il rapporto. Nonostante gli accordi di cessate il fuoco firmati dai rappresentanti del governo del Presidente Salva Kiir e da quelli della ribellione legata all’ex Vice Presidente Riek Machar, la situazione non si è stabilizzata e rimane la possibilità che riprendano i combattimenti su larga scala, come confermato dal riarmo di entrambe le parti, anche se è stata fissata per il 16 ottobre la ripresa dei colloqui di pace.
Questa non è una crisi dovuta ad un disastro naturale ma è stata provocata dall’azione dell’uomo. La guerra civile infatti, scoppiata nel dicembre 2013, ha provocato la fuga di 1,4 milioni di civili. Tuttavia un passo almeno a difesa dei bambini è stato fatto.
Il Sud Sudan ha infatti adottato la Carta africana per i diritti e il benessere dei bambini. Una decisione importante ma che deve essere un primo passo per ridurre violenze e abusi nei confronti dei minori, divenuti in questi mesi di guerra sempre più frequenti anche a causa del massiccio reclutamento di bambini-soldato.