SUD SUDAN – Il nunzio: “Costruire la pace con il dialogo e la democrazia”
(MISNA – 27 marzo 2014) – “Servono cambiamenti fondamentali sul terreno del buongoverno, della lotta alla corruzione e dell’impegno per la democrazia: solo in questo modo sarà possibile costruire una pace sostenibile“.
Queste le parole pronunciate da monsignor Charles Balvo, nunzio apostolico in Kenya e Sud Sudan, alla MISNA.
Monsignor Balvo, di ritorno da una visita a Juba insieme al cardinale Turkson (presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace), ha avuto modo di incontrare il presidente e il suo governo; ma anche e soprattutto le comunità locali di laici e religiosi e i tanti profughi che hanno cercato rifugio nei pressi della base dell’Onu.
Iniziative, queste, organizzate con l’obiettivo di favorire la fine del conflitto armato cominciato a dicembre.
“Il primo obiettivo da raggiungere, è la fine delle violazioni della tregua concordata a gennaio tra le forze fedeli e i ribelli. E’ fondamentale che ai negoziati di pace e alla ricostruzione del Sud Sudan partecipino anche i gruppi religiosi, della società civile, dei partiti politici e di tutti i settori sociali; servono cambiamenti fondamentali delle strutture della società, che comprendono buongoverno, fine della corruzione e del nepotismo, istituzioni democratiche e riforma delle Forze armate”.
La condanna di “ogni atto di violenza” e l’impegno a lavorare “nella ricerca di un clima di dialogo, riconciliazione e pace tra tutti i membri della società” è il cuore di un messaggio di Papa Francesco letto nella cattedrale di Juba dal cardinale.
Un appello che nasce dalla presa d’atto di “una situazione drammatica” e dalla necessità urgente di prestare assistenza alle oltre 900.000 persone costrette dalle violenze a lasciare le loro case. [VG]