SUD SUDAN – I bambini soldato lasciano la scuola per “vendicare” la morte dei genitori

UpkPfA5XLjiiWvUagVdA201m96gPCZ+pXPfZi72GDR4=--Juba (Agenzia Fides del 30/4/2014) – Gli interessi petroliferi e la politica della zona, in vigore dall’epoca coloniale, hanno generato grande scissione e odio tra la popolazione sudanese. In una interminabile spirale di violenza e con migliaia di sfollati che muoiono di fame o che sono allo sbando per le polverose strade delle città, sono molti i bambini che vengono reclutati per combattere contro i propri fratelli. Tanti minori lasciano la scuola con il desiderio di vendicare la morte dei genitori. Odio e vendetta animano questi piccoli che imbracciano pesanti armi da fuoco. Il conflitto si è esteso dalla capitale, Juba, verso gli Stati petroliferi. Tuttavia, purtroppo, la guerra oltre ad essere causata da interessi economici, ha anche una dimensione etnica, visto che si è trasformata in una battaglia tra la tribù del presidente Salva Kiir, quella Dinka e la Nuer, quella militare del vicepresidente Machar. Il sentimento di vendetta continua a perpetuare il conflitto armato che ha già causato la morte di migliaia e la fuga di un milione di persone.

L’ONU proprio in questi giorni, tramite l’Alto commissario per i diritti umani Navi Pillay, ha dichiarato che oltre 9000 bambini combattono tra le fila dei due schieramenti in campo e che si affrontano da metà dicembre.