Riconciliazione, Perdono, Amore e Pace.

Riconciliazione, Amore Perdono e Pace, Amen ! 

Sono le parole con le quali il Santo Padre ha terminato l’omelia nella Cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centrafricana, dove Domenica ha “anticipato” l’apertura del Giubileo, aprendo la Porta Santa di quella Cattedrale. Quasi che il Santo Padre … avesse fretta, fretta che nel cuore di ogni uomo possa entrare il perdono di Dio.

Gli “artigiani del Perdono”, cosi si è rivolto ai nostri fratelli africani, ma sicuramente quanto il Papa ha detto ai cristiani della Repubblica Centrafricana sicuramente vale anche per noi, per tutti. Essere artigiani del perdono. Quasi che il perdono non fosse un prodotto “bell’è fatto” che troviamo nei nostri centri commerciali della spiritualità, ma un lavorio lento, fatto di attenzione e sudore, di fatica e precisione.  Un lavoro. un opera da fare senz’altro in collaborazione con Lui.

Allora in questi giorni dove il nostro pensiero si volge sempre più sovente ai regali di Natale. Perché non regalare un bel prodotto di artigianato nostrano cristiano, uno di quei pezzi unici di inestimabile valore. Una di quelle cose che solo noi discepoli di Gesù possiamo fare….

Per Natale perdoniamo qualcuno che ci ha fatto del male, o se i colpevoli siamo noi … chiediamo perdono. 

Riportiamo di seguito alcuni passaggi significativi delle parole di Papa Francesco.Centrafrica-apertura-Porta-Santa-a-Bangui-3_imagefullwide

Vorrei salutare anche tutti i Centrafricani, i malati, le persone anziane, i feriti dalla vita. Alcuni di loro sono forse disperati e non hanno più nemmeno la forza di agire, e aspettano solo un’elemosina, l’elemosina del pane, l’elemosina della giustizia, l’elemosina di un gesto di attenzione e di bontà. E tutti noi aspettiamo la grazia, l’elemosina della pace.
Ma come gli apostoli Pietro e Giovanni che salivano al tempio, e che non avevano né oro né argento da dare al paralitico bisognoso, vengo ad offrire loro la forza e la potenza di Dio che guariscono l’uomo, lo fanno rialzare e lo rendono capace di cominciare una nuova vita, “passando all’altra riva” (cfr Lc 8,22).

Gesù ci insegna che il Padre celeste «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni» (Mt 5,45). Dopo aver fatto noi stessi l’esperienza del perdono, dobbiamo perdonare. Ecco la nostra vocazione fondamentale: «Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). Una delle esigenze essenziali di questa vocazione alla perfezione è l’amore per i nemici, che premunisce contro la tentazione della vendetta e contro la spirale delle rappresaglie senza fine.

Gli operatori di evangelizzazione devono dunque essere prima di tutto artigiani del perdono, specialisti della riconciliazione, esperti della misericordia.

Sì, Dio è Giustizia! Ecco perché noi, cristiani, siamo chiamati ad essere nel mondo gli artigiani di una pace fondata sulla giustizia. La salvezza di Dio attesa ha ugualmente il sapore dell’amore.

Infine, la salvezza di Dio annunciata riveste il carattere di una potenza invincibile che avrà la meglio su tutto. Infatti, dopo aver annunciato ai suoi discepoli i segni terribili che precederanno la sua venuta, Gesù conclude: «Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina» (Lc 21,28). E se san Paolo parla di un amore “che cresce e sovrabbonda”, è perché la testimonianza cristiana deve riflettere questa forza irresistibile di cui si tratta nel Vangelo. E’ dunque anche in mezzo a sconvolgimenti inauditi che Gesù vuole mostrare la sua grande potenza, la sua gloria incomparabile (cfrLc 21,27) e la potenza dell’amore che non arretra davanti a nulla, né davanti ai cieli sconvolti, né davanti alla terra in fiamme, né davanti al mare infuriato. Dio è più potente e più forte di tutto. Questa convinzione dà al credente serenità, coraggio e la forza di perseverare nel bene di fronte alle peggiori avversità. Anche quando le forze del male si scatenano, i cristiani devono rispondere all’appello, a testa alta, pronti a resistere in questa battaglia in cui Dio avrà l’ultima parola. E questa parola sarà d’amore e di pace!

Per il testo completo dell’ Omelia del Sato Padre rimandiamo al sito della Santa Sede.

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2015/documents/papa-francesco_20151129_repcentrafricana-omelia-cattedrale-bangui.html