Aiutiamo Ravìl a studiare: un nuovo progetto per il Kazakhstan

Inoltre, ultimamente, sono comparsi seri problemi di salute: lei stessa dovrebbe ricoverarsi per curarsi il cuore ma non sa a chi lasciare i figli e così, come può, cerca di prendere qualche medicina che le permetta di tirare avanti.
Sascia (il primo bambino con cui abbiamo iniziato il progetto “Qua la mano”) sarà ricoverato al centro di tubercolosi qui a Taldykorgan, a causa di gravi lesioni ai bronchi (sembra che i polmoni non siano danneggiati): forse a causa della malnutrizione e dell’aver trascorso l’inverno non adeguatamente vestito! Abbiamo già organizzato un gruppo di parrocchiani che potranno visitarlo e assisterlo quotidianamente, nella speranza che possa guarire presto.
Ravìl, da diverso tempo, ha espresso il desiderio di studiare come “paramedico” (qui è più di un infermiere e meno di un medico), soprattutto spinto dall’aver visto come nei villaggi sia difficile trovare chi ti cura!!! Quest’anno sta finendo la prima superiore con ottimi risultati e ci sembra sia pronto a… spiccare il volo per la grande città: Almaty. Con l’aiuto di Kolia abbiamo trovato un ottimo istituto, alquanto quotato, per i suoi studi. Dovrà perdere la prima classe già frequentata ma, per lui, sarà solo un bene, visto lo scarso livello di preparazione scolastica nei villaggi. Se si trova chi può aiutarlo tra i tanti amici italiani, vivrà nel convitto cattolico della parrocchia di Kapcigai, aperto per permettere ai bambini dell’orfanotrofio parrocchiale di ricevere, crescendo, un’adeguata formazione ad Almaty.
Ci affidiamo alla bontà di tutti voi nella speranza di aiutare anche Ravìl a costruirsi un buon futuro, soprattutto premiando il suo cuore generoso e le sue buone intenzioni di essere, un giorno, utile in uno dei tanti villaggi sparsi tra le steppe, dove la gente non può raggiungere in tempo un ospedale per ricevere cure adeguate.
fr. Luca Baino