Piano piano anche San Pietroburgo riparte
Cari amici,
sono passati due mesi dalla nostra ultima lettera e, proprio come pensavamo, le sorprese non sono mancate per niente! Ma andiamo con ordine…
Il tempo della quarantena più stretta è durato dal 27 Marzo al 31 Maggio: tutto chiuso tranne i servizi essenziali e anche noi, quindi, chiusi in casa… e penso che molti di voi possano capirci perfettamente se vi diciamo che trascorrere più di 60 giorni fra le quattro mura di un appartamento non è stato per niente facile! Eh sì, sono stati due mesi molto particolari: il fare, che già prima qui era ridotto all’osso, è stato praticamente azzerato… ma questo ha dato più spazio all’essere; espropriato e spogliato di quasi tutto ciò che è “esterno”, il Signore ha potuto condurmi in un’interiorità maggiormente abitata da Lui e, quindi, sono stato rimesso con più forza davanti alla mia identità: innanzi tutto figlio amato, poi frate minore e sacerdote. Un ritorno all’essenziale, insomma, che mi ha fatto “gustare”, oso dire così, un anticipo di vecchiaia e di morte, quando nulla porteremo con noi se non l’Amore dato e ricevuto. Naturalmente tutto questo processo interiore, che ora riassumo in poche righe, è stato ben più complesso e travagliato: raramente i frutti arrivano senza fatica!
Per quanto riguarda la Parrocchia, anche qui i luoghi di culto hanno subito un lungo periodo di chiusura e diverse chiese si erano subito ben organizzate per trasmettere le liturgie sui loro canali internet… motivo per cui, inizialmente, non ci era sembrato necessario fare altrettanto. Tuttavia, dopo circa un mese, alcuni parrocchiani hanno chiesto a p. Luca di potersi in qualche modo ritrovare e così ci siamo decisi a tentare anche noi di trasmettere la Messa dalla cappellina del nostro appartamento: tuttavia, visto che loro sono al massimo una trentina, si è pensato di celebrare in “videoconferenza”, così che ognuno, da casa propria, potesse prendervi parte più attivamente, ad esempio con la proclamazione delle Letture e con il canto. Nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, ci sembra che l’esperimento possa dirsi riuscito!
Anche in altri ambiti pastorali, del resto, l’impossibilità di incontrarsi dal vivo non ha impedito, ma piuttosto stimolato, l’incontro in via multimediale… anzi: il fatto di poter partecipare da casa, senza dover attraversare tutta la città o addirittura arrivare da fuori, ha fatto sì che i gruppi si siano arricchiti di diversi nuovi partecipanti. Così fra Luca ha continuato gli incontri con i fratelli luterani e con un altro gruppo misto ortodosso-cattolico, per riflettere, confrontarsi e condividere come parole scelte del Vangelo possano essere incarnate nella vita quotidiana. Ha anche partecipato, con il movimento dei Focolari, ad organizzare incontri che hanno unito persone da San Pietroburgo a Novosibirsk, da Krasnajarsk a Vladivostok, da Mosca ad Almaty e Taldykorgan, trovandosi così uniti in preghiera, conferenze e attività, superando distanze che “dal vivo” non sarebbe mai stato possibile colmare. Interessante è stato anche predicare gli esercizi spirituali “on line” per un paio di congregazioni femminili.
Come dicevamo, però, il Signore avevo in serbo delle sorprese: intanto, con mossa assolutamente inaspettata, il 3 Giugno il Governatore di Pietroburgo ha riaperto gli edifici di culto e così abbiamo ripreso a celebrare la Messa “dal vivo” (sempre dai fratelli Conventuali e ovviamente seguendo un protocollo sanitario). Nel frattempo, però, Luca (che era appena riuscito a concludere le pratiche di registrazione del Permesso di soggiorno triennale) è dovuto tornare in Italia per seri motivi familiari, approfittando di uno dei “voli d’emergenza” mensili messi a disposizione dalla nostra Ambasciata… e quindi io mi sono ritrovato all’improvviso a fare di nuovo il “finto vice-parroco” (visto che formalmente non ho alcun incarico). Insomma, il Signore non cessa di stupirmi… penso di non aver mai fatto un’esperienza così prolungata (oserei dire costante) di precarietà e di affidamento come da quando sono sbarcato in Russia!
Intanto, pian piano che le misure sanitarie necessarie a contenere l’epidemia vengono allentate, ripartono le varie attività economiche e così, come potete vedere nelle foto, stanno finalmente riprendendo anche i lavori di restauro della nostra chiesa parrocchiale che, sebbene condotti da Enti pubblici, sono comunque parzialmente a nostro carico: vi chiediamo quindi di sostenerci attraverso il nostro Ufficio missioni, se e come potete.
Ecco, con la “cronaca” questo è tutto… ma ci risentiamo presto con un articolo, diciamo così, di “approfondimento”.
A presto!
Fra Iuri
PER SOSTENERE I NOSTRI MISSIONARI E LA MISSIONE IN RUSSIA
• Progetto Russia in aiuto e sostegno ai nostri nuovi missionari
• Progetto sostegno Parrocchia Sacro Cuore San Pietroburgo
• Progetto suppellettili Parrocchia Sacro Cuore San Pietroburgo
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