Nuovi arrivi: Jenia, Vladik, Iura

Verso la metà di settembre ci viene segnalata la presenza di una famiglia nei pressi della chiesa in gravi difficoltà soprattutto, come spesso accade, a causa della mancanza di qualsiasi documento d’identità.
Con Nadia siamo partiti alla ricerca della loro abitazione e vi abbiamo trovato Mamma J. con il piccolo Vladik, mongoloide e lo zio I. (fratello della mamma, ubriaco fradicio al punto che neanche si era accorto di essere nudo!) che ci hanno accolto come due angeli piovuti dal Cielo. Nonostante gli ormai tre anni di esperienza è sempre una stretta al cuore e un senso di grande responsabilità quando incontri persone che ti aspettano come l’ultima speranza.
Siamo rimasti in piedi nel piccolo cortile a causa della loro vergogna a farci entrare nella loro casa in condizioni, a dir poco, pietose.
Mamma J. ha lavorato come prostituta in varie saune fino a quando non ha incontrato l’attuale marito che l’ha tirata fuori e con il quale ha concepito il piccolo. Ci siamo messi subito all’opera e in poco tempo siamo riusciti ad iniziare le pratiche grazie anche alla felice collaborazione con i vari organi statali, dove il Signore ci ha fatto incontrare, a nostra volta, dei veri angeli che si prendono cura delle situazioni che presentiamo loro.
Ora il piccolo Vladik è stato inserito in un programma di cura tipo di “fisioterapia” locale (visto che a quasi tre anni ancora non regge la testa e non muove le gambe). A zio I. è stata subito abbiamo posto il paletto: “sobrio ti aiutiamo, ubriaco neanche ti presentare” e…miracolo: da un giorno all’altro ha smesso di bere (“adesso ha un senso svegliarsi al mattino!” ci ha detto) ed ha iniziato a lavorare presso varie persone (nella foto con nonna Cesira e sua figlia Lena, rimaste sole e bisognose di spaccare la legna per l’inverno) che troviamo per quelli che come lui ancora non hanno documenti e non possono essere assunti.
In tutto questo papà S. non crede ai propri occhi e non smette di ringraziare (e noi con lui) il Signore per le sue continue grazie!

fra Luca