News dalla Russia: NATALE E DINTORNI… seconda parte

Cari amici, come promesso al termine del precedente articolo, eccoci ad osservare il Natale “dall’altro lato”.
Non ho ancora imparato molto circa lo stile e le abitudini liturgiche dei fratelli ortodossi, ma una delle cose che mi hanno spiegato è la loro consuetudine di allestire il presepe soltanto nelle chiese e non nelle case… dove, invece, non può mancare l’albero con sotto i due personaggi della tradizione popolare: “Nonno Gelo” e la “Fanciulla di neve”… praticamente Babbo Natale e la sua assistente! Nel loro calendario liturgico non c’è una festa dedicata ai Magi: le date, infatti, seguono il calendario giuliano e quindi differiscono di 13 giorni da quelle latine: così per loro il 25 Dicembre (quindi il Natale) cade il “nostro” 7 Gennaio, mentre la manifestazione di Gesù nel Battesimo viene festeggiata nel giorno che per noi è il 19, ma che per loro corrisponde al 6. Questa festa è molto sentita ed è particolarmente viva la tradizione di fare memoria del proprio Battesimo in modo MOLTO concreto: ci si raduna insieme al sacerdote (e con le ambulanze pronte!!) su un fiume ghiacciato, si fa un grosso buco a forma di croce nel ghiaccio, ci si mette in fila (in costume da bagno e asciugamano!) e poi, uno alla volta, ci si immerge nelle acque gelide… e rapidissimamente si risale!! Purtroppo mi pare di capire che col passare del tempo questo segno stia perdendo, almeno in parte, il suo autentico significato battesimale e si stia trasformando in un momento folcloristico o per alcuni, peggio, in una prova di resistenza fisica. Quest’anno, però, l’inverno è particolarmente mite (anzi, dicono sia il più caldo degli ultimi 100 anni) e quindi il ghiaccio non c’era… per cui non so come abbiano fatto.
Curiosità: il calendario giuliano si chiama così perché venne promulgato ufficialmente da Giulio Cesare, mentre il “nostro” è detto gregoriano perché entrò in vigore con la riforma di Papa Gregorio XIII dell’Ottobre 1582 (cioè dopo lo “scisma d’oriente” che ci separò dai fratelli ortodossi), in base ai nuovi conteggi astronomici che correggevano un errore di calcolo relativo agli anni bisestili. Per questo motivo, nel 1582, il giorno successivo al 3 Ottobre fu… il 15 Ottobre! All’epoca, quindi, la differenza era di 12 giorni… ma il diverso modo di conteggiare gli anni bisestili, secolo dopo secolo, ha accumulato un altro giorno di differenza.
Tornando alla cronaca, invece, il 25 Gennaio è rientrato fra Luca, con un’agenda già fitta d’impegni: Domenica 26 è stato invitato a presentare lo strumento “Parola di Vita” per contribuire al dialogo ecumenico: erano presenti p. Eugenio (pastore della Chiesa di s. Anna a San Pietroburgo), p. Viktor (della cattedrale ortodossa del principe Vladimir), alcuni Focolarini venuti da Mosca e alcuni fedeli della chiesa luterana. Come ogni volta, in un clima semplice e familiare, ci siamo presentati e abbiamo condiviso le nostre esperienze pastorali sottolineando l’importanza dell’amicizia e del dialogo tra le varie chiese (foto 5-6). Ci siamo lasciati con il desiderio di continuare ad incontrarci mensilmente invitando i fratelli luterani al prossimo incontro sulla famiglia organizzato da varie chiese della città.Il 30 Gennaio, invece, fr. Luca è stato invitato a predicare il ritiro ai fratelli conventuali della Custodia di Russia, riuniti presso il loro convento a San Pietroburgo dedicato a s. Antonio da Padova. Il tema trattato è stato quello della conversione permanente: in s. Francesco e… in noi stessi. Molto interessante è stata la vivace condivisione suscitata dal tema e per la quale hanno particolarmente ringraziato.
Il 2 Febbraio, infine, abbiamo partecipato all’incontro di preghiera tenutosi presso la chiesa di s. Caterina in occasione della festa del Battesimo del Signore e della Vita Consacrata.
Ecco, carissimi, per ora questo è tutto. Continuiamo a camminare insieme, ciascuno lì dove si trova, stretti a Gesù e in comunione di preghiera!

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