Il muro spagnolo contro gli immigrati
Madrid (Agenzia Fides 11/04/2014) – Tutte le delegazioni per le migrazioni delle diocesi spagnole stanno ricevendo in questi giorni il testo delle “raccomandazioni” dei Vescovi della Commissione Episcopale per le Migrazioni per il triennio 2014-2107, frutto dell’ultima Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale.
Il piano ha come titolo “Passare dall’accoglienza alla comunione”, ed evidenza che l’integrazione e la comunione sono le basi su cui si sostengono “i servizi, così abbondanti e generosi, nelle diocesi”.
Nella comunicazione, pervenuta all’Agenzia Fides, i Vescovi dicono in particolare di provare “vergogna” per gli “eventi dolorosi” che si sono verificati recentemente a Ceuta e Melilla, dove la Spagna ha costruito una barriera di separazione tra il Marocco e le città autonome spagnole di Ceuta e Melilla (su territorio marocchino), al fine di impedire l’immigrazione illegale.
Gli spagnoli stessi parlano di “muro della vergogna spagnola”, che a Ceuta misura 8,2 chilometri e a Melilla 12, ed ha provocato diverse tragedie del mare: 15 morti affogati a febbraio davanti a Ceuta e altri morti di cui non si conosce il numero a Melilla. I Vescovi affermano: “non possiamo fare solo denuncia profetica, anche se questo è il nostro primo obbligo. Cerchiamo le soluzioni più eque per evitare il dolore dei fratelli migranti”.
Infine una richiesta specifica agli uffici diocesani: “nella Chiesa tutto o quasi tutto è pastorale, ma insieme al lavoro sociale e di promozione che la Caritas porta avanti mirabilmente, vi invitiamo a prendervi cura anche del servizio della fede e non solo dei servizi che scaturiscono dalla fede”. (CE)