Annalena Tonelli
Annalena Tonelli è una missionaria laica martire che ha dedicato tutta la sua esistenza agli ultimi, con cui ha condiviso la sua vita in Kenya e in Somalia. Partì per il Kenya nel 1969 a 26 anni e visse nel deserto del nord-est, si trasferì poi in Somalia ai tempi della guerra civile, dove fu uccisa a Borama nel 2003.
“Non parlate di me che non avrebbe senso, ma date gloria al Signore per gli infiniti indicibilmente grandi doni di cui ha intessuto la mia vita. Ed ora tutti insieme incominciamo a servire il Signore, perché fino ad ora ben poco abbiamo fatto.”
Annalena è stata una silenziosa operaia del Signore che altro non ha fatto che farsi dono straordinario e spendere una vita nella sola testimonianza dell’amicizia, del bene, della serenità, della gioia e dell’amore. Con grande tenacia concretizza questa sua ansia di donazione totale in terra africana, prima nell’insegnamento e poi nella completa dedizione per i malati e i poveri; in modo particolare dedica la maggior parte del suo tempo alla cura dei malati di tubercolosi per i quali pensa un metodo di somministrazione dei farmaci antitubercolari che sono direttamente consegnati al paziente che deve deglutirli di fronte a un operatore, attraverso questo nuovo sistema di cura definito DOT riuscì a ridurre di 1/3 i tempi di guarigione. Il suo protocollo verrà riconosciuto e adottato venti anni dopo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il progetto era pensato specificamente per il controllo della tubercolosi tra i nomadi del deserto del Kenya. Annalena operava per spirito di gratitudine a Dio per una vita che gli era stata donata da vivere e con la forza di chi non conta sulle proprie abilità ma soltanto sulla vitalità che gli viene da Dio. Il suo più grande desiderio era quello di erigere con la sua vita l’Amore accettando gioiosamente di essere concime, e come lei stessa scrive nelle sue lettere, accettando di non fare niente di grande e straordinario accogliendo una vita semplice, apparentemente banale, rendendosi consapevole che l’unica cosa che vale è questo senso della presenza che è presenza di bontà, onestà, dedizione all’altro, servizio e nient’altro….tanto vero quanto difficile da credere quando si scopre la grandezza della sua vita!
“I piccoli, i senza voce, quelli che non contano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di DIO, i suoi prediletti, hanno bisogno di noi, e noi dobbiamo essere con loro e per loro e non importa nulla se la nostra azione è come una goccia d’acqua nell’oceano. Gesù Cristo non ha mai parlato di risultati. Lui ha parlato solo di amarci, di lavarci i piedi gli uni gli altri, di perdonarci sempre …I poveri ci attendono. I modi del servizio sono infiniti e lasciati all’immaginazione di ciascuno di noi. Non aspettiamo di essere istruiti nel tempo del servizio. Inventiamo … e vivremo nuovi cieli e nuova terra ogni giorno della nostra vita.”