America – La grave situazione dei bambini boliviani e messicani

IMG_1515Agenzia Fides del 28 e 29/4/2014 – Continua a crescere silenziosamente il traffico di bambini della regione boliviana di Potosí, la più povera del Paese. Secondo un recente rapporto pubblicato dalla stampa locale, fino al 2012, ai trafficanti di due Paesi limitrofi, ne sono stati venduti 15 mila ad un costo che va dai 3 ai 5 mila dollari. Molte delle vittime vengono vendute a partire da 500 dollari, per essere sfruttate nei campi agricoli del nord dell’Argentina. Secondo la Polizia locale il fenomeno non esiste o non è mai stato denunciato. Nel sud del Paese, tratta e traffico di persone rimangono solo un segreto tramandato a voce. Nel 2011 a Potosí i bambini venivano comprati ad un prezzo che va da tre a sette dollari e si teme che circa 15 mila minori ogni anno abbiano oltrepassato illegalmente il confine verso l’Argentina, senza alcun ostacolo da parte delle autorità. Inoltre, molti dei bambini e dei giovani fino a 15 anni di età vengono venduti non solo per sfruttamento sessuale o lavorativo ma anche per la vendita di organi. Secondo i dati dell’Onu la tratta e il traffico di persone muove circa 40 mila milioni di dollari all’anno in tutto il mondo.

Se da una parte la Bolivia vive questa grande tragedia, in Messico sono le autorità si sono impegnate a rafforzare la lotta per la difesa dei diritti dei minori. Nel Paese si registrano infatti oltre 3 milioni di piccoli lavoratori (su una popolazione di circa 120 milioni di abitanti), il 40% dei quali non frequenta la scuola. Sono anche tanti quelli che subiscono violenze e soffrono di denutrizione. Circa un milione, il 30% del totale, lavora nel settore agricolo come giornalieri. Secondo gli ultimi rapporti ufficiali, del totale dei bambini che vivono nelle zone rurali, soprattutto indigene, quasi il 27% soffre di povertà estrema. Secondo dati delle Nazioni Unite, ogni giorno in Messico muoiono due bambini minori di 14 anni a causa di violenze e maltrattamenti. (AP)