Qua la mano – Un aiuto temporaneo
Jenia e Lucia, con i loro tre bambini, sono una delle famiglie della nostra parrocchia che, come molti, hanno deciso di andarsene dal Kazakhstan per le difficili condizioni in cui, sempre più spesso, i discendenti dei deportati si trovano.
A causa delle difficoltà burocratiche con i documenti, hanno dovuto tornare in Kazakhstan durante le vacanze dei bambini, per cercare di sistemarli e poter vivere tranquillamente, secondo le leggi, anche a Novosibirsk dove si sono trasferiti.
E’ stato un miracolo che il datore di lavoro di Jenia gli abbia permesso di prendersi due mesi per sistemare i documenti, promettendogli di conservargli il posto, ma servivano i soldi per poter trascorrere questo tempo in Kazakhstan.
Visto che il territorio della parrocchia è una “fabbrica di s. Pietro” e da tempo alcuni lavori aspettavano di essere iniziati, ecco che, secondo lo stile del nostro progetto “Qua la mano”, abbiamo proposto a Jenia di iniziare a dipingere i vari recinti della chiesa, dell’oratorio e del convento. Ci sono poi altri lavori di risistemazione di varie parti della chiesa che bisogna al più presto eseguire (a causa della poca cura con cui sono stati fatti a loro tempo).
Nelle foto, Danil, Nikita e Faustina aiutano papà nel lavoro che per loro diventa un simpatico gioco.
fra Luca Baino