“Qua la mano” – Olia e la macchina da cucire
Forse ricorderete mamma Olia perché ha lavorato con i nostri bambini come cuoca e perché abbiamo aiutato, con il Progetto sanitario, la sua piccola Ksiuscia per la prima operazione alle mani. Purtroppo, infatti, le donne della loro famiglia (così la nonna, così Olia e la sorella… e così Ksiuscia) soffrono di una malattia genetica per cui anulare, medio e indice di entrambe le mani crescono uniti: nel caso di Ksiuscia solo mediante la pelle, così è stato possibile iniziare una serie di operazioni che la porteranno ad avere le dita indipendenti. Lo scorso dicembre ha subito, con successo, la seconda operazione.
Mamma Olia non può trovare un lavoro per via delle cure di cui abbisogna Ksiuscia e poi per Danil, 8 anni, che ancora non può rimanere a casa da solo. Il papà ha un lavoro retribuito miseramente ma con grande dignità cercano di darsi da fare per non dipendere totalmente dall’aiuto del progetto “Qua la mano”. Qualche giorno fa vengo a sapere che Olia è una sarta e che un tempo si guadagnava da vivere cucendo a casa, ma ha poi dovuto vendere la macchina da cucire. Contemporaneamente, una ricca signora decide di disfarsi della sua macchina da cucire per comprare un nuovo modello e, come si dice, con il Progetto abbiamo preso due piccioni con un fava!!!
Auguriamo a mamma Olia di poter dignitosamente lavorare e guadagnare il necessario per la famiglia.
Grazie a tutti gli amici che ci aiutano a “tendere la mano” per rialzare chi è in difficoltà!