Natale a Taldykorgan!
Anche quest’anno ci siamo preparati al Natale e come risultato di questi di anni in cui abbiamo cercato di approfondire il nostro essere comunità (o meglio ancora famiglia), ci siamo messi tutti all’opera per preparare un posto per accogliere Gesù.
Grandi e piccoli abbiamo cercato di capire come fare per non essere tra quelli che, impegnati da molte cose da fare e legati a molti interessi personali, non hanno trovato tempo e modo di aprire la loro porta a Gesù che bussava. Ognuno nei propri gruppi per età o condizione, ci siamo riuniti dando “carne” a tante idee che abbiamo ascoltato e condiviso.
Noi frati e suore, alcune famiglie e gli adolescenti ci siamo incontrati un sabato pomeriggio per preparare l’albero di Natale (un po’ tutti hanno voluto avventurarsi verso l’alto!) come segno del “germoglio di Iesse” che porta bellezza e luce, e l’immancabile presepio davanti all’altare. L’ultima domenica di avvento ciascuno ha portato al presepio un personaggio che lo rappresentasse o che rappresentasse il dono che voleva fare a Gesù. Bambini, adolescenti, giovani e infine mamma Romania e papà Iura hanno portato a p. Jakub le statuine perché le disponesse nel presepio.
Siamo felici che questo senso di famiglia sia crescendo e che ci aiuti a superare le inevitabili fatiche di vivere in un Paese in cui il 25 dicembre è solo un giorno come tanti altri e più verosimilmente…l’ultimo utile per pagare le utenze!
Il giorno di Natale, quando tutto è ormai pronto, manca solo Lui, il Re di re, fattosi piccolo, piccolo perché tutti potessero incontrarlo e godere del suo infinito Amore. Per noi è una grande solennità, ma per il paese in cui viviamo è un giorno come tanti altri e domani…tutti al lavoro e a scuola. Per questo la S. Messa l’abbiamo iniziata alle 20.00.
Uniti a tutti gli angeli del Cielo, cantando con loro “Gloria in Cielo e pace in terra a noi uomini di buona volontà” Lo abbiamo accolto e deposto con gioia nel “luogo” che durante il tempo di Avvento Gli abbiamo preparato.
Anche quest’anno la nostra celebrazione è stata resa ancora più gioiosa dal dono di una nuova sorellina, Rita, che con la mamma si è preparata a ricevere la prima comunione. Entrambe ortodosse, sono entrate a far parte della Chiesa cattolica superando non poche difficoltà da parte della parentela sicure che Gesù appianerà ogni incomprensione. Mamma ancora non ha potuto ricevere la comunione per il fatto che con papà non sono ancora sposati e così ha deciso di rispettare i suoi tempi. Tutta la famiglia ha partecipato alla gioia di Rita e della nostra comunità.
Al termine della s. Messa, com’è nostra consuetudine in queste grandi occasioni, ci siamo recati tutti nel sotto chiesa per continuare la festa godendo la succulenta cena preparata da un drappello di parrocchiane guidate dalla nostra grande (in tutti i sensi!) Erica. La preparazione della cena che, fino a qualche tempo fa, era un “lavoro” e per alcuni anche pesante, oggi è diventato un bel momento di incontro tra i vari volontari che si mettono a servizio di tutti.
Grazie Gesù! E il più bel grazie che possiamo dirti è la promessa di provare anche noi, come san Francesco, a farci piccoli, piccoli come te per incontrarTi in tutti i piccoli e perché tutti Ti possano incontrare in noi fatti piccoli come Te. Tutto quello che abbiamo è un dono meraviglioso che scaturisce dalla Fonte di tutti i doni: Gesù che è venuto a condividere la nostra vita, a farci compagnia, ad aprici un via nuova alla felicità, qualunque sia la nostra condizione sociale.
E visto che sappiamo che una parte della nostra felicità la dobbiamo anche a voi carissimi amici italiani non vogliamo mancare di augurarvi un Natale felice come il nostro qui in Kazakhstan in un giorno come tanti altri ma reso speciale dall’amicizia che Gesù ci ha donato con Lui e tra di noi anche se tanto distanti e chissà che, prima o poi, qualcuno di voi non decida di venirci a trovare!!!