Kolia è un giovane la cui storia è alquanto famosa non solo a Taldykorgan ma in tutto il Kazakhstan.

A 16 anni un rene ha smesso di funzionare e questo fu già un problema, ma la difficoltà è aumentata quando, a 20 anni, anche il secondo rene si è calcificato ed ha dovuto così iniziare a sottoporsi a dialisi tre volte la settimana. Dopo diversi anni di attesa di un donatore, il fratello maggiore ha preso la decisione di donare il suo rene. La sera prima del ricovero, però, per un banale equivoco, il fratello è stato ucciso. Poichè gli amici avevano ripreso il fatto con il cellulare, la cosa si è subito diffusa su tutti i media sollevando un polverone incredibile, finito però con magra consolazione: i soldi messi da parte per l’operazione, infatti, sono finiti quasi tutti per i funerali (qui sono una spesa indescrivibile soprattutto a causa del pranzo funebre!!!).
Il cuore della mamma, dopo due anni di lotte e sofferenze, non ha retto e anche lei è deceduta. E’ stata dura cercare di aiutare Kolia a non mollare e continuare a combattere. Il padre ha deciso anche lui di provare a verificare la compatibilità ed è risultato che può donare, così ora si stanno facendo i preparativi ma gli anticorpi di Kolia sono troppo alti. Lo stiamo aiutando con le cure in preparazione al trapianto, che vengono somministrate in ricovero ospedaliero e tutto… a pagamento!!!

Chiediamo a tutti di accompagnare con la preghiera Kolia e sua moglie Mascia in quest’avventura e ringraziamo fin da ora tutti quelli che hanno contribuito, con il “progetto sanitario”, a far sì che abbiamo potuto aiutarlo.
Speriamo presto di potervi dare buone notizie!
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