Kazakhstan

kIl Kazakhstan è uno degli Stati nati dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica e sta ancora cercando di costruire una propria identità, sia a livello etnico sia culturale e linguistico. I sovietici, infatti, adoperavano questo territorio come luogo di deportazione e gli attuali abitanti sono, in parte, discendenti di prigionieri russi, polacchi, tedeschi ecc, mentre i Kazaki autoctoni erano un popolo di pastori nomadi, quindi con un’identità difficile da definire. In quest’ottica, ad esempio, il Governo locale sta promuovendo un progetto di rialfabetizzazione della lingua kazaka presso le nuove generazioni urbane, che conoscono solo il russo.
E’ un Paese ricco di contrasti, dove la marcata occidentalizzazione di Almaty (l’ex capitale, che conta circa un milione di abitanti) si affianca agli sterminati spazi rurali che caratterizzano il resto del Paese.
Anche in città, comunque, i grandi ipermercati (dove è possibile trovare, senza difficoltà, gli ultimi ritrovati della tecnologia) fanno da contraltare ai tradizionali bazar, dove si vendono prodotti locali o cinesi (dai vestiti ai giocattoli al cibo).

Appena usciti verso la campagna, poi, è normale che sulle strade le Mercedes incrocino leappena vecchie Lada sovietiche, camion dismessi della Cina, carretti trainati da asinelli e mucche a passeggio…
L’impressione generale è che ci siano somiglianze con l’Italia degli anni ’50-’60, a cavallo tra passato e futuro.
Dal punto di vista religioso, “tecnicamente” la maggioranza della popolazione è mussulmana, poi vengono gli Ortodossi, i Protestanti di vario genere e, infine, i Cattolici… di fatto, però, la religione dominante rimane lo sciamanesimo tradizionale.
Dal punto di vista istituzionale, lo Stato si presenta come una democrazia laica: questo, se da un lato causa alcune limitazioni (ad es. non è consentito alcun tipo di evangelizzazione al di fuori delle attività pastorali dirette alla propria comunità religiosa), dall’altro garantisce comunque la libertà di culto.

tanto per dare

Tanto per dare un’idea delle proporzioni: ad Almaty l’unica chiesa cattolica è proprio quella dei frati minori, che fa da Cattedrale, Parrocchia… C’è poi un “centro giovani” impiantato dagli italiani di Comunione & Liberazione, che sono presenti anche con una comunità di consacrate.
In Kazakhstan, per anni, non è esistito clero autoctono: tutti i sacerdoti erano stranieri ed arrivarono per assistere i fedeli delle proprie Nazioni d’origine.
Recentemente alcuni seminaristi locali hanno terminato il loro cammino di formazione e così, finalmente, il Kazakhstan ha visto l’Ordinazione dei primi sacerdoti di nazionalità propria.

Fondazione in Russia e Kazakhstan

 La Fondazione in Russia e Kazakhstan è un’Entità internazionale dell’Ordine dei Frati Minori, istituita nel 1997 e dipendente direttamente dal Ministro generale.
Essa desidera annunciare il Vangelo anzitutto attraverso la testimonianza di vita francescana, sapendo che la comunione in Fraternità è la prima forma di evangelizzazione, inoltre attraverso il servizio pastorale alle comunità di rito latino collaborando con la Chiesa locale, infine con la ricerca di vie di dialogo con la Chiesa Ortodossa, con le altre confessioni cristiane e con le altre religioni.
I frati minori sono presenti con 5 comunità, di cui tre in territorio russo (San Pietroburgo, Novosibirsk, Ussurisk) e due in Kazakhstan (Almaty e Taldykorgan), per un totale di 14 frati di varia nazionalità.

fond

Quasi tutte le fraternità sono occupate sia in servizi pastorali (in particolare ci sono affidate le Parrocchie) sia caritativi e sociali: a Novosibirsk la scuola elementare cattolica “Natale di Cristo”; a Ussurisk la casa di accoglienza per i senza tetto “Таu”; ad Almaty un ambulatorio ed una mensa per i poveri; a Taldykorgan i “nostri” progetti a sostegno di famiglie in gravi difficoltà sociali ed economiche.