Padre Pino Puglisi

Più vicino a noi, a Palermo, un uomo testimone del Regno di Dio e martire della carità, Padre Pino Puglisi.

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Don Giuseppe (Pino) Puglisi nasce nella borgata palermitana di Brancaccio, figlio di un calzolaio, Carmelo, e di una sarta, Giuseppa Fana. Terzo di quattro figli. Una famiglia umile ma calda di affetti e ricca di valori. A 16 anni, nel 1953 entra nel seminario palermitano, da cui uscirà prete il 2 luglio 1960. Il desiderio che anima la vocazione sacerdotale di P. Pino è quello di essere strumento nelle mani del Signore per la salvezza del mondo intero, ed è per questo che si spende per tutta la sua vita. Svolge per intero il suo ministero nelle realtà popolari della provincia di Palermo seguendo in particolare modo i giovani e interessandosi delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città.
Vive per combattere la mafia, per dare alla sua Palermo una nuova vita basata sull’onestà, sul lavoro e sul perdono, per dare alla sua povera gente la speranza. Dal suo amore per Dio proveniva l’ansia di verità e di giustizia sociale che lo hanno reso insopportabile agli occhi dei boss mafiosi.
“Chi è testimone deve presentare il messaggio della speranza a chi chiede giustizia, ripetendo che essa passa attraverso la Croce…Il testimone della speranza indica a chi è disorientato non che cosa è la speranza, ma Chi è la speranza. Testimone della speranza è quindi colui che, attraverso la propria vita, cerca di lasciare trasparire la presenza di Colui che è la sua speranza, la Speranza assoluta”.
Egli non tentava di portare sulla giusta via coloro che erano già entrati nel vortice della mafia, ma cercava di non farvi entrare i bambini che vivevano per strada; sapeva infatti che quella era la cosa da fare per cambiare Palermo: cambiare i ragazzi,  quei ragazzi che nelle strade di Brancaccio disfacevano le loro vite tra violenza, droga, ignoranza, prostituzione, spaccio e pizzo. “Sì, ma verso dove?” era lo slogan preferito da Padre Pino. Verso dove vogliamo che vada la nostra vita? Qual è il senso dell’esistenza? Domande fondamentali per tutti, ma soprattutto per i giovani, che Don Puglisi metteva al centro della sua attività e a cui desiderava insegnare che la vita non si subisce per mano di altri ma la si vive per mano nostra combattendo le ingiustizie, le violenze e difendendo i valori fondamentali della vita.
In una delle biografie di Padre Pino Puglisi si legge che era un uomo stonato ma che non rinunciava mai a cantare, proprio così, la sua era una voce stonata ma che non voleva cessare di esistere in nome di un’ideale o meglio di una fede. “Non ho paura delle parole dei violenti ma del silenzio degli onesti”.     
Padre Pino è stato un’instancabile, credibile e coraggioso testimone, della speranza che non delude. Missionario della Parola di Dio. Martire dell’ordinario amore straordinario di Dio.
Il 15 settembre 1993 venne ucciso per mano della mafia siciliana (Cosa Nostra) che teneva sotto scacco il territorio. Fu il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia.

Per approfondire:

Arcidiocesi di Palermo