Le ultime notizie da Sud Sudan e Congo RD

Entrambe le notizie sono state riportate dall’Agenzia Fides

SUD SUDAN, Yuba – Muoiono una media di tre bambini al giorno, e uno su sette prima di compiere 5 anni, a causa della grave crisi umanitaria del Paese più giovane del pianeta.
A tre anni di distanza dall’indipendenza del Sud Sudan, la popolazione vive in condizioni disperate. Dallo scoppio del conflitto a dicembre 2013, 1,5 milioni di sud sudanesi hanno abbandonato le loro case.
In assenza di un immediato incremento degli aiuti umanitari, potrebbero morire 50 mila bambini a causa della malnutrizione. Attualmente sono oltre 7 milioni (due terzi della popolazione del Paese) le persone che vivono in uno stato di totale insicurezza alimentare.
Sono i dati resi noti dalla ong spagnola Acción Contra el Hambre (ACH), che da mesi è presente sul territorio per aiutare la popolazione sud sudanese.
L’Unicef ha inoltre dichiarato che le morti tra i minori di 5 anni sono aumentate da 18 a 24 alla settimana nell’accampamento dell’ONU a Bentiu, i cui servizi sanitari sono andati deteriorandosi a causa delle continue ondate di sfollati.
Per quanto riguarda l’istruzione, 9 bambini su 10 non portano a termine la scuola primaria e l’84% delle donne non sanno leggere né scrivere. Solo il 40% ha accesso ai servizi medici e il 32% non dispone di acqua potabile. Nel mese di maggio nella capitale Yuba, è stata dichiarata una epidemia di colera. L’allarme si è esteso già a 9 Stati su 10 e i casi totali, il 2 luglio, avevano superato i 2.600, con 54 morti. I risultati del sondaggio mostrano inoltre un tasso di denutrizione acuta del 34%.

CONGO RD, Kinshasa – La Caritas della Repubblica Democratica del Congo ha lanciato un appello per aiutare i congolesi espulsi dalla Repubblica del Congo (Congo Brazzaville) che si trovano in condizioni precarie in un campo di accoglienza a Maluku alla periferica orientale di Kinshasa. Si stima che almeno 2.400 persone, delle quali mille sono bambini, vivano nel campo da maggio, quando sono iniziate le operazioni di espulsione dei congolesi irregolari da Brazzaville.
Queste persone sono originarie di altre aree della RDC e non hanno i mezzi per potervi rientrare. “Che ogni persona di buona volontà possa venire in aiuto ai nostri fratelli che vivono in condizioni difficili. Ci sono molti espulsi che necessitano di rientrare nelle loro province. Se ci sono persone che pensano di poter mettere a loro disposizione i mezzi per rientrare a casa, questo le aiuterebbe a lasciare le condizioni precarie nelle quali vivono” ha affermato il coordinatore delle operazioni di emergenza e della protezione sociale di Caritas RDC.