“Vamos a Santa Cruz” Riflessioni di Veronica in Partenza per la Bolivia.
Domani si parte. Mi sono spogliata di ogni chincaglieria: con me ho solo il Tau, due braccialetti a forma di Rosario, l’anello missionario e un orologio in gomma, tanto per ricordarmi che sarò a ben 9 ore di fuso orario da casa. Missione: Bolivia.
Attorno a me, ormai da settimane, tutti si affannano a chiedermi come sto: emozionata, agitata, in ansia? No, semplicemente spaventata. Per ragioni di studio (e nel mio caso anche di lavoro) ho viaggiato spesso in luoghi lontani dall’Italia, USA e Giappone in particolare. Ma è la prima volta che mi sento così spiazzata. Non è la destinazione a preoccuparmi, ma le persone che incontrerò: perché sento che questa chiamata è davvero più grande di me. Parto con i miei dubbi, le mie incertezze, le mie debolezze e povertà: per questo mi sento inadeguata, anche impotente, di fronte a tanti volti sofferenti che di sicuro incontreranno il mio. Ma è così che deve essere: riceverò ben più di quello che con grande gioia sono desiderosa di dare. La missione che Dio mi ha affidato, chiamandomi per nome, non è unilaterale: è un incontro in cui scoprire Gesù nello sguardo del fratello. E può spaventare essere toccati dalla Verità.
So che per affrontare questa Missione ho delle grandi risorse che il Signore ha messo a mia disposizione lungo il cammino di formazione: il gruppo dei Giovani Missionari, persone che vivono la loro quotidiana missione nella realtà in cui vivono. Sono frati, guide spirituali sempre disponibili all’ascolto, ma anche ragazzi come me, desiderosi di donare almeno quanto ricevuto. In una parola, amici: compagni di preghiera con i quali ho condiviso e continuerò a condividere l’esperienza dell’Amore di Dio per noi. E poi, le mie sorelle di missione, Elena e Sara, una benedizione per questo cammino in Bolivia. Infine, ma non ultima in termini di importanza, la preghiera. Perché non posso niente senza il mio Signore. E così, anche se parto debole, so che sarò forte, perché..Tu sei la mia forza. Entonces, vamos a Santa Cruz, los niños están esperando!