“La misura dell’amore è amare senza misura”
“La misura dell’amore è amare senza misura” S. Agostino.
Quando mi è stato proposto di partecipare al corso “Giovani e Missione” ero un po’ titubante ma senza pensarci troppo ho detto subito Sì. Così è stato anche quando ho dovuto dare la mia disponibilità a partire, i dubbi e le paure erano tante, ma alla fine ho detto il mio Sì in completo abbandono. Il Signore mi chiamava proprio lì, dove Lui si è fatto piccolo per rendere noi grandi: Betlemme, non ci potevo credere! La Terra Santa era stata da sempre il mio sogno e adesso avrei avuto la possibilità di poterla vivere da pellegrina e missionaria!
A Betlemme ho trascorso 40 giorni presso l’Istituto “Effetà Paolo VI” una scuola di rieducazione audiofonetica per bambini audiolesi. Principalmente supportavo le insegnanti durante le attività scolastiche e la sera mi occupavo delle bimbe che restavano a dormire a scuola perché magari abitavano lontano. Mi sono sentita da subito a casa mia, le Suore Dorotee, Figlie dei Sacri Cuori di Vicenza, sono delle persone straordinarie che con inesauribile amore si sono prese cura di me e dei bimbi.
Qui ho imparato molto ad affidarmi alla Provvidenza e a vivere giorno dopo giorno senza programmarmi continuamente la vita; mi hanno sostentata l’Eucarestia quotidiana e il Rosario, specialmente nei momenti di difficoltà.
I bambini mi hanno subito accolta senza riserve e fatta entrare nel loro mondo, sono molto dolci e bisognosi di attenzioni perché magari in casa c’è da pensare a tanti fratelli o vivono situazioni di violenza. Qui ci sono ancora i valori di un tempo e vederli gioire anche solo per una fetta di torta mi fa sperare che un po’ di umanità ancora c’è.
Ho trovato una grande eterogeneità di religioni, culture ed etnie specialmente a Gerusalemme dove si cerca, anche se a volte con qualche difficoltà, di convivere tutti insieme rispettandosi. Lì dove i cristiani rappresentano circa l’1% della popolazione totale ho capito che essere cristiani è una scelta quotidiana, a volte va anche difesa, perché non sempre ben vista.
Ho capito che la vera sordità è quella della mia anima alla chiamata dell’amore che potrei dare e non do, in una società che ti insegna a bastare a te stesso e guardare sempre avanti, ma attorno a me ci sono tanti fratelli che cercano amore e magari hanno bisogno proprio del mio amore. L’amore non sempre piace perché ti decentra da te stesso e costa fatica ma non vi è altro modo di amare se non come Dio ci ama: senza misura e senza aspettarsi nulla in cambio. Tutto è dono e come io sento di averlo ricevuto ho il dovere di restituirlo e tutto il resto mi verrà dato in sovrabbondanza, in un cerchio che non ha mai fine, proprio come il Suo amore, senza fine.
Posso dire che da una piccola disponibilità data, il Signore ha fatto tantissimo per me e continua a farlo, quindi mi sento di dire a chiunque leggerà questa testimonianza: “Fidati di Dio, fallo senza riserve e senza paure perché da un nostro piccolo Sì possono accadere grandi cose”.
Alessandra.