“Il cammino inizia con un passo…”

Cari amici, il 12 luglio partirò per la Bolivia e … mi sto rendendo conto adesso che mancano veramente pochi giorni!

Sto vivendo questo periodo con la gioia nel cuore: il cammino verso una terra così lontana è arrivato in un momento della mia vita in cui sento il desiderio di incontrare l’essenza della vita e della fede … “incontrare” … “disincrostare” e “fratelli” sono le parole che più mi hanno fatto riflettere durante il corso e che mi stanno guidando dal giorno del mandato:

“Disincrostare” da tutte le sovrastrutture che assorbiamo e che coprono la verità di noi stessi, dall’illusione di onnipotenza e superiorità a cui il benessere materiale ci induce.

“Incontrare”: questa parola mi è particolarmente cara perché il desiderio di partire è nato proprio da lì, dall’incontro nella mia vita con Dio. Grazie al corso, capire che essere missionari, indipendentemente dal posto in cui siamo, significa incontrare l’altro per arricchirsi con l’altro dell’incontro con Dio che è Salvezza, mi ha fatto cambiare prospettiva e sollevato dalla paura di non essere pronta. Ho capito che non saremo mai “pronti” ma Lui ci ha scelti, ci ha chiamati per nome per andare con le nostre debolezze, insicurezze, talenti, gioie ad essere candele accese, portando la luce che Lui ha acceso nella nostra vita, per essere sale e lievito, portatori del Suo volto e della Sua parola.

Non riesco a immaginare i posti, i volti e la realtà che ci accoglierà e che vivremo … mi basta sapere che il progetto di Dio ha incontrato il desiderio del mio cuore e, attraverso la Chiesa, ha scelto per me un posto dove andare e una sorella con cui partire per poter restituire a Lui una briciola per le grazie e le meraviglie con cui ha colmato la mia vita.

C’è anche un altro desiderio che mi sta accompagnando: di partire per ascoltare la parola che vorrà dare al mio cuore.

“Fratelli” perché mi sto accorgendo che sono un dono prezioso; i ragazzi con cui ho condiviso il corso, i frati che ci hanno guidato sono stati per me specchio di me stessa, stimolo ad avere coraggio e esempio di condivisione e di amicizia nella semplicità e nella gratuità.
“Fratelli” anche perché con Ginevra abbiamo sentito la responsabilità dell’essere state scelte per andare insieme e la necessità di vederci per pregare insieme e insieme affidare il nostro “si” perché i volti che incontreremo possano riconoscere in noi coloro che sperano, che credono e che amano.

Un grazie e un abbraccio di cuore a tutti!
Si parte!!!!
Uniti nella preghiera: il filo d’amore che unisce tutto il mondo!

Elisa