Stare seduti con loro attendendo che Dio avvenga
Eccoci, reduci da uno dei più bei giorni della nostra vita, quello in cui abbiamo pronunciato il nostro Si davanti al Signore, diventando marito e moglie. Ora ci ritroviamo a vivere un altro Si, un si al trasformarsi in strumento di Dio per portare in giro il suo messaggio d’Amore.
Quando abbiamo iniziato quest’avventura, in un freddo weekend di dicembre, avevamo un cuore diverso. L’esigenza di donarci, di non chiuderci in un matrimonio sterile e fine a se stesso era forte. Ma i perché e i come erano del tutto confusi. Il nostro sogno di vivere l’esperienza del dono come viaggio di nozze era nata durante il percorso di preparazione al matrimonio e Fra Fabrizio ci aveva indirizzato al corso a Costano.
Così ci siamo tuffati in questa avventura di ascolto, condivisione, preghiera e riflessione.
Pian piano il nostro cuore ha trovato parte di quelle risposte e grazie ai momenti di condivisione abbiamo iniziato a sentirci figli amati, figli che per quanto amore ricevono devono per forza donarne una parte al prossimo.
Lasciamo quindi il caos di Francoforte, i mille negozi e la corsa contro il tempo verso l’Africa, verso Brazzaville, pronti a immergerci in qualcosa di totalmente diverso, in odori, colori, suoni e culture diversi. Siamo pronti ad aprire il nostro cuore a tutto quello che verrà, pronti ad amare anche non capendo, pronti a riversare parte dell’immenso Amore di Dio sul prossimo.
Non ci aspettiamo nulla di concreto, non ci aspettiamo di cambiare nulla. L’idea di salvare il mondo, con la quale eravamo presuntuosamente partiti si è ridimensionata. Ora ci aspettiamo solo di poter donare il nostro amore a questi ragazzi, di “stare seduti con loro attendendo che Dio avvenga”. Riceveremo sicuramente più di quanto riusciremo a donare, sicuramente torneremo arricchiti, ricchi di volti di Dio, ricchi di storie del Suo amore, ricchi di esperienze di condivisione.
Ora preghiamo, chiedendo a Dio di permetterci di vivere questa esperienza in pienezza, di aprire il nostro cuore, di lasciarci evangelizzare da questi fratelli e di far svanire dai nostri occhi i pregiudizi che tolgono chiarezza al cuore. Gli rendiamo grazie per tutti i momenti in cui potremo stare insieme con questi giovani ragazzi, momenti di ascolto momenti di gioco e momenti di canto, momenti di preghiera e momenti di silenzio e vicinanza.
Ndako ya Bandeko ci attende.
Federica