L’esperienza in Africa ci ha aperto il cuore!
Testimonianza di una giovane coppia di Bologna al centro di Makabandilou nel mese di agosto
La nostra esperienza presso il centro di accoglienza “Ndako Ya Bandeko” a Makabandilou nel Congo Brazzaville è durata tre settimane durante il mese di Agosto.
Eravamo venuti a conoscenza di questa missione francescana grazie ai corsi di formazione per i volontari presso il Centro Missionario dei frati Minori a Bologna diretto da Padre Guido che per primo ci ha presentato questo progetto insieme a Padre Constant.
Siamo rimasti interessati dai racconti e abbiamo deciso di partire.
Siamo arrivati a Brazzaville il primo Agosto parecchio stanchi dal lungo viaggio e preoccupati per i nostri bagagli rimasti a Bologna per errori aeroportuali anche perché non sapevamo chi ci sarebbe venuto a prendere.
Mentre stavamo passando gli ultimi controlli in aeroporto ecco che sentiamo qualcuno pronunciare il nostro nome ad alta voce , ci giriamo e vediamo un frate che sorridendoci ci saluta : era Padre Blaise che con la sua simpatia ci accoglieva e ci rassicurava dandoci il benvenuto. Dopodiché siamo saliti sul pick up e attravesando il traffico della città siamo arrivati alla missione “Ndako ya bandeko” a Makabandilou, con Padre Adolfo, Willy, Rosa e i ragazzi che ci hanno accolto calorosamente.
Le giornate lì al centro cominciavano alle 6 del mattino col sorgere del sole e finivano alle 21 poco dopo la cena, noi stavamo insieme ai ragazzi del centro e condividevamo con loro diversi momenti della giornata specialmente al pomeriggio quando i ragazzi avevano più tempo libero per stare con noi.
Dall’inizio abbiamo avuto un po’ di difficoltà nell’ambientarci ed entrare in relazione con i ragazzi sia per difficoltà linguistiche sia per diversità di stili di vita ma col passare dei giorni, anche grazie all’aiuto degli educatori lì presenti (Rosa, Jonathan, Willy, Mr Henry), siamo entrati in sintonia con loro e ogni giorno sempre di più.
La prima cosa che colpisce della vita quotidiana del centro di accoglienza è la semplicità e naturalità delle cose dove: la mattina ci si alza quando sorge il sole e si va a dormire quando tramonta; oppure per vestirsi non bisogna essere alla moda ma basta una maglietta, un paio di pantaloncini e infradito; o anche, per lavare i vestiti non importa avere la lavatrice ma si possono lavare al fiume e questo fa riflettere sul fatto che nella nostra società nonostante abbiamo molte cose ne desideriamo sempre delle altre senza essere mai contenti.
A cominciare da Padre Adolfo, Padre Blaise e Rosa che dedicano la loro vita per i ragazzi accolti presso il centro, esistono altri missionari a Brazzaville e dintorni: le suore Clarisse e i frati di Djiri, le suore Antoniane di Kintele che si occupano della scuola primaria e del progetto di costruzione di un orfanotrofio che ospiterà 30-40 bambine e Maria Grazia, una volontaria che si occupa dell’associazione “amici dei bambini e delle mamme di Makoua” che ci ha portato a visitare un orfanotrofio a Brazzaville. Tutte queste persone ci hanno aperto il cuore, perché riescono a rendere vero e concreto l’essere cristiani e francescani, nel dono totale di sé agli altri.
Quello che ricordiamo con gioia di questi 21 giorni, sono i volti dei ragazzi che si illuminavano per un un piccolo regalo ricevuto e i bambini che prendendoli in braccio e cullandoli un po’ si sentivano rassicurati e voluti bene, da loro abbiamo capito come un piccolo gesto può fare tanto.
Per concludere diciamo che vivere presso il centro è stata un’ esperienza che ci ha dato tanto, in quanto ci siamo resi conto, tornando in Italia, di quante cose superflue ci attorniano, di quanto sia facile nella nostra società complicarsi la vita e lamentarsi per ogni minima cosa e non essere mai contenti di quello che si ha, di come la semplicità rende libere le persone e per questo il Congo ci manca molto! Abbiamo compreso anche che la diversità è ricchezza e non motivo di esclusione.
Non vogliamo che la nostra esperienza finisca qui, ma vogliamo che sia l’inizio di un percorso di crescita nella Fede, vogliamo tornare per andare incontro ad altre realtà e situazioni, per ritrovare i ragazzi e gli educatori del centro e giocare, ridere, scherzare con loro, per mangiare in compagnia di Padre Adolfo, Padre Blaise e Rosa e assaggiare i suoi manicaretti!
Salvatore ed Elisabetta