Crescere nella bellezza

Questi ultimi tempi ci hanno visto in movimento per dare un tocco nuovo alla nostra parcelle. con i ragazzi abbiamo alla fine lastricato le stradine interne in modo da rendere più agevole il passaggio ai mezzi (e alle persone) e soprattutto per far fronte alle piogge che tra un mese o due cominceranno e che mettono sempre il nostro terreno a rischio di erosione. tutto questo ha richiesto fatica e collaborazione e soprattutto pazienza.

E’ stato un lavoro lungo ma che alla fine ci ha soddisfatti e ci ha dato tanti spunti di riflessione.

Il primo: ciò che è buono deve anche essere bello (e viceversa), declinando in qualche modo al nostro contesto la celebre espressione ideomatica (kalos kai agathos) della letteratura greca antica, che vuol dire appunto buono e bello.

Certamente dobbiamo rendere casa nostra più funzionale ma quando questo si traduce anche in qualcosa di gradevole (e spesso senza aggiungere spese) tanto meglio. la strada è importante e deve essere fatta con criteri di solidità e di durata, e poi scopriamo che questo dà un volto più accogliente alla casa e che ci invita anche a tenere meglio in ordine… una cosa è spazzare ogni mattina su una strada sconnessa di pietre e sabbia, sapendo che non sarà mai pulita e che quindi se fai male le pulizie non ce ne renderemo neanche conto. A volte allora questo dà anche meno valore al fatto di non gettare carte o altri oggetti in giro, perché non se ne comprende bene il valore, la differenza. invece, quando tutto è pulito, lindo, allora la differenza fra quando fai le pulizie e quando no, si vede e almeno ci pensi due volte prima di gettare carte per terra.

E nello stesso verso, fare delle cose belle, dare la pittura alle pareti, aggiungere colori, migliorare l’estetica… tutto questo è bello e dà gioia, ma se diventa anche funzionale, tanto meglio.

E così con i ragazzi scopriamo un modo diverso di vivere, il vivere nell’ordine e nel bello. e scopriamo che ci piace e diventa un valore da salvaguardare e da proporre ad altri. e perché no? invita anche ciascuno di noi a cercare di migliorarsi non solo nelle proprie capacità intellettuali o professionali ma anche in quelle morali, visto che l’una non serve – in fondo – senza l’altra.

Il secondo è che ogni cosa buona va progettata. non si improvvisano le cose, i lavori, la vita. ogni cosa va progettata, con criterio, facendosi aiutare da chi ne sa più di noi, ascoltando i consigli, imparando. Grazie alla presenza di fr Andrea i ragazzi hanno imparato a fare anche le strade. E con criterio. Grazie ancora Andrea. Sono stato contento quando uno dei ragazzi mi ha detto tempo fa: sai, è bene che profitti del mio tempo libero per fare anche altre cose: fr Andrea mi ha detto che nella vita bisogna saper fare di tutto.

La vita richiede un progetto che nelle fase iniziali non tiene solo conto del “dove voglio andare”  o  “cosa voglio diventare” ma anche dei mezzi di cui dispongo per essere realisti e non solo sognatori.

Allora questo è il momento – per i ragazzi soprattutto – di mettere bagaglio nel proprio zaino, imparare, fare esperienze, aumentare le proprie risorse e migliorare quelle che già possiedono perché il progetto realista sia quanto più possibile vicino al sogno.

Imparare a progettare la vita, ed arriviamo al terzo spunto di riflessione: dalle basi!

Fare una strada richiede un lavoro sul fondo, con delle grosse pietre perché sia stabile, poi  posare le gabbie metalliche perché il tutto sia compatto secondo un disegno stabilito, poi la colata di cemento e pietrisco… perché se le basi non sono solide, la strada non tiene e al primo mezzo pesante che passa si spacca. e così anche la nostra vita, se non è fondata su delle basi solide, alle prime difficoltà, quando saremo sotto stress, particolarmente caricati da responsabilità o altro, potremmo facilmente crollare o abbandonare che è alla fine la stessa cosa.

Se le basi invece sono solide, la strada (la vita) affronta con sicurezza le sollecitazioni e diventa sicurezza anche per gli altri.

Delle basi solide danno poi la possibilità alle gabbie metalliche di funzionare, mettendo in ordine e in equilibrio il tutto grazie alle colate di cemento e pietrisco che ne garantiscono la solidità.

Una vita deve avere un fondo solido di amicizia, perché non si cresce senza dare e ricevere amicizia…. con delle gabbie metalliche di fede che danno la forma secondo il disegno pensato per noi da Dio e che mettono insieme gli apparenti contrasti che si presentano al nostro spirito.

Gabbie metalliche che contengono le colate di amore necessarie per far fronte alle richieste a volte pesanti del vivere insieme giorno per giorno.

E tutto questo restando sotto, in basso, con umiltà come la strada che ogni giorno calpestiamo senza neanche renderci conto (forse) di tutto il lavoro che ha richiesto.

fra Adolfo Marmorino