SALVAGUARDARE IL VANGELO

Cari lettori amici delle missioni,
rieccomi qui, dopo un paio di mesi… che, a causa delle turbolenti vicende storiche che stiamo
attraversando, sono davvero volati via come il vento!
Cerchiamo di riprendere il filo… tre giorni dopo quel fatidico 24 febbraio siamo finalmente
riusciti a celebrare il Battesimo del piccolo Luka, e in quei giorni è stato davvero un segno
importante, perché il nostro nuovo piccolo parrocchiano ha la mamma di nazionalità russa e il
papà ucraino! :o)
A questo proposito… Il 21 Marzo si è tenuta una delle nostre periodiche riunioni pastorali
del Decanato e, a parte alcune questioni prettamente locali, buona parte del tempo è stata
dedicata, naturalmente, al tema della situazione della Chiesa cattolica russa in questo
particolare momento storico. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di condividere ciò che sta
vivendo sia personalmente, sia come comunità religiosa, sia in parrocchia. In linea generale è
emerso il desiderio di continuare a servire questo popolo, questa Chiesa, nel miglior modo
possibile, cioè come testimoni del Vangelo chiamati ad essere operatori di pace, consolazione,
riconciliazione e con-cordia in un contesto sociale ed ecclesiale sempre più segnato da fatiche e
tensioni… e nel quale la libertà di espressione è soggetta a limitazioni. Siamo quindi chiamati
ad un continuo e costante discernimento, per salvaguardare ad un tempo sia la fedeltà a Cristo
e al Vangelo, sia il bene comune della chiesa: una tensione che ci mette non poco sotto
pressione, ma che in questo momento fa parte del nostro servizio pastorale. Pregare per la
pace (anche e soprattutto la pace dei cuori) diventa allora non solo la cosa migliore da fare ma
forse, almeno in alcuni casi, l’unica.
In questo contesto, alcuni sacerdoti hanno comunque deciso di tornare nei loro Paesi di
origine e persino alcune Congregazioni religiose hanno chiuso le loro presenze in Russia: i
Vescovi lasciano a tutti e a ciascuno piena libertà di coscienza (per non parlare dell’autonomia
canonica goduta dagli Istituti religiosi), senza giudicare le scelte di nessuno… tuttavia è stato
ricordato che il popolo di Dio può sentirsi ferito o addirittura tradito dall’abbandono di ogni
sacerdote o comunità religiosa.
In tale panorama, la nostra comunità parrocchiale è una “isola felice”: piccola e piuttosto
omogenea, non è attraversata da tensioni particolari e continua il suo cammino pastorale: gli
incontri sinodali, la giornata di ritiro quaresimale, gli eventi interparrocchiali. Tra questi, il 25
Marzo anche noi ci siamo uniti spiritualmente a Papa Francesco e insieme al nostro Vescovo
Nikolaj abbiamo celebrato l’Atto di affidamento del mondo, e in particolare di Russia e Ucraina,
al Cuore Immacolato di Maria.
Il sabato precedente la Domenica delle palme, invece, come lo scorso anno abbiamo
preso parte alla Via Crucis cittadina, che ha “dato il via” alle celebrazioni più direttamente rivolte
alla Pasqua: dopo la Messa crismale, anche quest’anno il Giovedì e il Venerdì Santo ci siamo
uniti ai fratelli Conventuali, mentre la Veglia e la Messa del giorno di Pasqua ogni comunità ha
celebrato per conto proprio. Il Giovedì Santo era presente alla Messa in Coena Domini anche il
nostro amico Misha Fateev, che ha realizzato un video nel quale, oltre a riassumere
brevemente il senso della celebrazione, ha voluto sottolineare il fatto che fossero riuniti a
pregare insieme fedeli lituani, bielorussi, polacchi, russi e ucraini:
https://www.youtube.com/watch?
Desidero, infine, rivolgere con voi l’attenzione a due interventi del nostro Arcivescovo:
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/arcivescovo-di-mosca-angoscia-ma-ultima-parola-e-della-
misericordia

https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/la-pasqua-particolare-dei-cattolici-russi-pezzi-c-e-tanto-
bisogno-di-perdono
Continuiamo a pregare per la pace e andiamo avanti.
fr. Iuri

 

Fra Matteo dalla missione a Cuba

Provo a dare parola a quanto sperimentato in queste prime settimane di permanenza a Cuba, mentre le notizie drammatiche della guerra in Ucraina affollano pensieri e cuore. Arrivato il 15 gennaio, sono stato accolto dai nostri frati della delegazione di Cuba, parte della Custodia dei Caraibi (con Repubblica Dominicana e Puerto Rico) che fa riferimento […]

Ultime notizie dei frati in Russia

24 Febbraio 2022

Cari amici,
che dire? Onestamente non pensavo che si sarebbe arrivati a questo punto: forse sono un ingenuo, ma ero convinto che fossero tutte solo provocazioni reciproche tra Russia e “occidente”, e invece… stamattina, al risveglio, ci siamo davvero scontrati con una realtà ben più dura. É tutto il giorno che ricevo dall’Italia messaggi di fratelli e sorelle preoccupati che mi chiedono notizie: ho passato l’intera serata a rispondere a tutti ed ora eccomi anche a voi. Provo a descrivervi un po’ la situazione, tralasciando la cronaca dei fatti perché quella potete trovarla sui giornali e ho verificato che è la stessa sia sui media occidentali sia su quelli russi… anche se poi, ovviamente, da una parte e dall’altra se ne danno interpretazioni diametralmente opposte.
Innanzitutto desidero rassicurarvi: come sapete noi viviamo a Pietroburgo, quindi ci troviamo a circa 1.700 Km dalla zona di guerra, il che vuol dire che non corriamo alcun pericolo per la nostra incolumità. Tuttavia, naturalmente, sentiamo gli effetti di ciò che sta accadendo.
In primo luogo, i nostri fedeli: i cattolici di Pietroburgo sono un popolo misto e non sono pochi quelli di origine ucraina, che hanno laggiù parenti e amici e sono molto preoccupati per loro. Ad esempio, stamattina mi ha telefonato una parrocchiana in lacrime perché i suoi vivono poco distante dall’aeroporto che è stato bombardato ieri notte: si sono sentiti al telefono, stanno bene ma la preoccupazione è tanta e stanno pensando, finché è possibile, di lasciare il Paese per fuggire all’estero, dove vive una nipote che è pronta ad accoglierli. Loro hanno questa possibilità, ma tanti altri?? Poi, naturalmente, qui ci sono i cattolici russi che invece, poveretti, si vergognano e si sentono in colpa di fronte agli ucraini… Insomma la Chiesa, il popolo di Dio, sta soffrendo molto e noi pastori siamo chiamati a stare loro vicino meglio che possiamo.
In secondo luogo si cominciano ad avvertire le prime conseguenze economiche: il rapporto euro-rublo, che negli ultimi mesi era sempre oscillato attorno a 1 su 85, nelle ultime 24 ore è schizzato alle stelle e stamattina aveva sfondato quota 100. Se continua così, il costo della vita aumenterà sensibilmente, come del resto sta già accadendo da voi. Se poi ci saranno sanzioni contro la Russia, ovviamente sarà anche peggio e ne farà le spese solo la gente comune.
L’opinione pubblica, per quel che vedo, è divisa: a Mosca e Pietroburgo ci sono state manifestazioni di piazza contro la guerra e anche numerosi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo hanno firmato petizioni per dichiarare la loro contrarietà a ciò che sta avvenendo. D’altra parte, non mancano certo coloro che, invece, appoggiano appieno questa operazione militare… anche tra chi si definisce cattolico, purtroppo.
In tutto questo, il Signore mi manda i suoi angeli… Oggi ho conosciuto L., 72 anni: viveva in una cittadina a 200 Km da qui; non stava bene ma l’ospedale laggiù non è un granchè e i medici non si raccapezzavano, così la figlia, che da anni abita a Pietroburgo, l’ha invitata a venire a farsi visitare qui… Ora L. sa di avere un tumore in fase terminale ed è rimasta qui per le cure palliative e per concludere il suo cammino terreno insieme alla figlia, la nipote e le pronipotine. Tramite una conoscenza comune mi è stato chiesto di andare a trovarla e portarle i Sacramenti… e così ho incontrato una donna meravigliosa: riconciliata, serena… una vera “santa della porta accanto”!
Per ora questo è tutto. Vi ringrazio di cuore per la vostra vicinanza e vi benedico.
A presto!

fr. Iuri

Continua la missione in Russia…

Cari lettori amici delle missioni,
ormai più di due mesi fa vi avevo salutato con il desiderio di risentirci nel tempo di Natale, ma… evidentemente non è andata così!
Prima di tutto desidero ringraziare con voi il Signore per questo mio primo Natale da parroco, veramente intenso: il che vuol dire, da un lato, tanto stancante, ma dall’altro ancor più ricco di doni… a partire, ancora una volta, dalla vivacità dei parrocchiani. Non solo le celebrazioni sono state sempre ben curate grazie al nostro piccolo gruppo liturgico, ma abbiamo vissuto insieme anche momenti informali di festa e un’intera giornata di ritiro in preparazione al Natale.
Grazie all’iniziativa di sr. Anna, inoltre, nella nostra parrocchia sono nati due gruppi di preghiera che hanno poi coinvolto anche persone di altre parrocchie e persino di altre città: l’8 Dicembre ha intrapreso il suo cammino il gruppo di “adozione spirituale di un bambino non ancora nato” (es. https://it.aleteia.org/2017/04/03/adottare-spiritualmente-bambino-abortito/), mentre il 1° Gennaio abbiamo iniziato la pia pratica dei “primi sabati del mese” in onore del Cuore Immacolato di Maria (es. https://www.preghiereperlafamiglia.it/primi-cinque-sabati-del-mese.htm).
Fra Bernard, dal canto suo, sta continuando a preparare due ragazze della Comunità neocatecumenale a ricevere il sacramento della Cresima: le due sorelle, di origine ispano-americana, non parlano ancora abbastanza bene il russo, ma Bernard ha molte frecce al suo arco e sta tenendo gli incontri in lingua inglese!
Non sono poi mancate le occasioni d’incontro all’interno della famiglia francescana: la festa di s. Elisabetta d’Ungheria il 17 Novembre (s. Messa e agape fraterna con i membri dell’OFS); la giornata di ritiro inter-obbedienziale per le nostre comunità organizzata dai Guardiani fra Bernard e p. Stanislav; il proseguimento della collaborazione con la fraternità delle sorelle FMM nella loro pastorale giovanile e vocazionale; la visita di fr. Stefano, Presidente della Fondazione OFM in Russia, alla nostra fraternità.
Inoltre, inaspettatamente, sono stato coinvolto in un evento francescano “collaterale”: una mostra natalizia organizzata dal nostro Consolato generale. L’esposizione avrebbe dovuto riguardare opere d’arte ispirate alla tradizione presepiale italiana e, nelle intenzioni del Console e del curatore della mostra, essere ospitata presso la chiesa dei fratelli Conventuali (per cui ero stato contattato come intermediario), ma cause di forza maggiore hanno infine determinato un allestimento e una collocazione diversi:
https://conssanpietroburgo.esteri.it/consolato_sanpietroburgo/it/la_comunicazione/dal_consolato/2021/12/mostra-dal-natale-al-battesimo.html
Infine, naturalmente, ci sono stati gli eventi legati alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e alla pastorale giovanile, nonché la partecipazione ai momenti di festa delle altre parrocchie, come l’11 Febbraio (B.V. Maria di Lourdes)… giornata nella quale, peraltro, abbiamo festeggiato anche il 20° compleanno della nostra Diocesi, istituita da papa Giovanni Paolo II appunto l’11 Febbraio 2002.
Non mancano, però, le note dolenti… La salute, ad esempio, non ci sta accompagnando molto in questi ultimi mesi: il battesimo del piccolo Luka, la cui nascita ha rallegrato la nostra comunità parrocchiale, è stato più volte rimandato (e ancora non ha potuto avere luogo) a causa dei problemi di salute prima del piccolo (nato prematuro il 17 Novembre) e poi di sua mamma Maria; sr. Anna si trova in Polonia per un paio di mesi per trovare finalmente una diagnosi e una cura ad alcuni disturbi di cui soffre da tempo; infine, al termine di Gennaio, “Omicron” è sbarcato anche qui e ha contagiato un po’ tutti: anche io, dopo aver attraversato indenne due anni di pandemia, ho dovuto arrendermi e vivere l’esperienza di due settimane di autoisolamento… un tempo faticoso ma anche tanto prezioso, di maggiore intimità con me stesso e con il Signore.
Anche la chiesa parrocchiale, a suo modo, non è in migliori condizioni: come la Sovrintendenza ci ha comunicato nella riunione di Gennaio, infatti, per motivi burocratici ed economici i lavori di restauro rimarranno sospesi per tutto il corrente anno… il che allunga i presunti termini di consegna almeno al 2025!
Per tutto questo continuiamo a contare sulla vostra preghiera e, per quanto vi è possibile, sul vostro aiuto materiale: https://www.missioniassisi.it/aiutaci/progetti-nel-mondo/
Che Dio vi benedica e alla prossima!

 

fr. Iuri

 

 

 

Vita Francescana in Russia

Ciao a tutti! Eccomi di nuovo qui a raccontarvi qualcosa della nostra “vita & missione”.
Alcuni “appuntamenti fissi” sono ormai entrati a far parte del mio cammino e quindi anche quest’anno abbiamo vissuto il Transito e la solennità di s. Francesco insieme ai fratelli Conventuali, mentre ai primi di Novembre ho partecipato alle celebrazioni a commemorazione dei defunti (a cui hanno preso parte congiuntamente tutte le Parrocchie) sotto la guida del nostro Vescovo ausiliare: la s. Messa alla chiesa della Visitazione (https://www.youtube.com/watch?v=CI9LBJTXsyc) con la Via Crucis sull’adiacente cimitero cattolico (o meglio ciò che ne rimane dopo la devastazione sovietica) e la visita al cimitero inter-religioso dedicato delle vittime dello stalinismo. Inoltre, come parroco, quest’anno ho dovuto programmare le visite ai tre camposanti presenti nei quartieri che ricadono sotto la nostra Parrocchia: anche in questo caso si tratta di cimiteri misti, divisi per settori secondo le varie religioni, ma i cattolici, essendo molto pochi, vengono sepolti insieme agli ortodossi e quindi, se non sono in vita parenti che sappiano dove si trovano le tombe dei loro congiunti, non si può far altro che passeggiare per i viali pregando per tutti indiscriminatamente… il che peraltro è molto bello: questo aspetto dell’ecumenismo – chiamiamolo così – ancora mi mancava!
Oltre a ciò, naturalmente, anche qui abbiamo iniziato il percorso sinodale. Al di là degli incontri dedicati propriamente ai temi suggeriti dal Vademecum (per i quali ci stiamo ancora organizzando), abbiamo intanto messo in pratica una “sinodalità vissuta”: il 24 Ottobre, infatti, si è radunata l’assemblea dei nostri 20 parrocchiani, sono emerse le loro proposte, abbiamo eletto il Consiglio pastorale e ora stiamo iniziando a pianificare le attività secondo quanto loro stessi hanno richiesto: creazione e formazione liturgica di un gruppo di lettori per la Messa, gruppi e momenti di preghiera dedicati alla devozione al Cuore Immacolato di Maria e alla “adozione spirituale” di un bambino non ancora nato, volontari per mantenere i contatti coi parrocchiani anziani e soli (e accompagnarli alla Messa se lo desiderano), pregare in ogni Messa per i parrocchiani che hanno festeggiato il compleanno nella settimana precedente, organizzare ritiri nei tempi di Avvento e Quaresima. Insomma, anche se la chiesa è sempre chiusa per i restauri, la parrocchia è viva e vivace e per me è un sostegno e una gioia essere testimone di tutto questo! Slava tibiè Gòspadi! Gloria a te, o Signore!
Infine ecco un’altra bella “nota di famiglia”: la comunità delle sorelle FMM ha iniziato una serie di incontri (più o meno mensili) con cui vorrebbero far conoscere il carisma francescano ad alcune ragazze che hanno mostrato tale interesse e mi hanno chiesto di collaborare con loro, in maniera fraterna e “corale”. Per ora ci siamo trovati due volte, la prima per una giornata di catechesi, preghiera e fraternità, la seconda un pomeriggio per vedere il film “Francesco” della Cavani e poi discuterne insieme: entrambi i momenti sono stati molto apprezzati da tutte.
Bene, con questo vi saluto… a “risentirci”, spero, nel tempo di Natale.
Buon Avvento a tutti, Dio vi benedica!

fr. Iuri

 

 

Raccolta Missionaria per il Mozambico

“Sogniamo   come  un’unica  umanità,   come  viandanti  fatti  della  stessa  carne  umana,  come  figli  di questa   stessa  terra   che  ospita   tutti  noi,  ciascuno   con  la  ricchezza   della   sua  fede  o  delle  sue convinzioni,  ciascuno  con la propria  voce, tutti fratelli!”  (Papa Francesco,  Fratelli  Tutti 8)

 

Carissimi  fratelli  e sorelle,

il Signore  vi dia pace.

Le  Parole  del Papa,  e del Padre  San Francesco,   sembrano    quanto  mai significative    in un momento della   storia  in cui  dall’altro   ci si difende  e si costruiscono   muri  per  escludere  e per proteggersi   da chi viene da lontano  ed è diverso  da noi.  E dal  vivere come  fratelli  ci ritroviamo  a vivere come figli unici con il continuo  sospetto  e il     cuore pieno  di paura.   O peggio   nell’indifferenza.

Ma lo Spirito  viene  in nostro  soccorso   e ci invita  a guardare  lontano,   ad aprire  gli occhi  e a sentire nostra  la sorte  di  ogni  uomo,  così  vogliamo  fare nostra  la  richiesta  di aiuto  che ci  viene   dal  nostro fratello  Amami,   custode  della custodia   di Santa Chiara  del  Mozambico.

La  custodia    del  Mozambico     è  diventata     autonoma     quindici    anni   fa e allora  contava  trentacinque professi   solenni  e dodici professi  semplici.

In questi  anni il Signore  ha benedetto  la  vita di  questi  nostri   fratelli  con il dono di nuove  vocazioni, segno  di vitalità   del  carisma  francescano,   e adesso  sono centosei   frati,   cinquantatré  professi  solenni e  cinquantatré   professi   semplici.    Inoltre,   da  diversi    anni  la   custodia   del  Mozambico   ospita  gli studenti  della Guinea  Bissau.    L’attuale   casa dello  studentato  non riesce  ad ospitare  più di quindici studenti,  per cui sei frati sono  stati trasferiti  in Curia Custodiale.  Per l’anno  2022 si prevede  l’ arrivo di dodici  studenti  di teologia  e sei di filosofia,  per un totale  di 36 studenti.

L’aiuto  che ci  chiedono  è per la  costruzione  di  una nuova  casa per gli studenti  di teologia  a Maruto.

Come potrai, sarà importante prendersi cura di questi fratelli

 

Di seguito la descrizione del progetto e i riferimenti bancari

Proyecto, Memoria e Presupuesto de Casa de Formacion -Matola, 26-09-2021

Pedido Casa Matola, ASSISI, 19-10-2021

Banca Popolare  Etica  Filiale   di Perugia   Via Piccolpasso    109 ~ 06128 =Perugia

Iban:  IT 47 Y 05018 03000  000011475613

Intestato  a: Provincia  Serafica  san Francesco~   Missioni  estere Onlus, Piazza  Porziuncola   1  ~ 0608 I  Assisi  (PG)

Nella  causale  specificare  “Progetto  Mozambico”

Quotidianità russa

Cari lettori amici delle missioni, eccomi di nuovo qui, come promesso, a raccontarvi delle “ordinarie” attività pastorali dell’estate scorsa. Tra queste ci sono stati gli incontri mensili dei giovani, in particolare il pellegrinaggio del 29 maggio a Merentjakti. In quel giorno, infatti, la chiesa di San Pietroburgo onora la memoria di sant’Orsola Ledokhovskaya, fondatrice della Congregazione delle “Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù in agonia”, che proprio a Merentjakti, in una pineta sulla riva del Golfo di Finlandia, aprì il primo convitto per studentesse, prima di dover abbandonare il Paese a causa della Rivoluzione bolscevica, che distrusse tutto. E così io, che non vado matto per il mare e che ancora non ho potuto realizzare il mio desiderio di celebrare la Messa in un rifugio d’alta montagna, mi sono ritrovato a celebrare per la prima volta sulla spiaggia, insieme a un Salesiano e a un Domenicano! Col fratello Conventuale Adam, invece, siamo tornati un po’ bambini e ci siamo divertiti con l’altalena. L’11 Giugno abbiamo celebrato la festa del Sacro Cuore di Gesù, titolare della nostra Parrocchia, con la Messa solenne e un semplice rinfresco nel chiostro dei fratelli Conventuali… insieme ai quali, naturalmente, il 2 Agosto abbiamo celebrato anche il Perdono di Assisi. Dall’8 al 14 Agosto mi sono ritirato in silenzio e solitudine per i miei esercizi spirituali annuali e poi, anche quest’anno, ho partecipato alla seconda parte della sessione estiva dell’associazione ecumenicocarismatica “Scuola di vita cristiana ed evangelizzazione”: a partire dall’esperienza dello scorso anno, infatti, ho intrecciato relazioni significative con alcuni dei partecipanti e mi hanno chiesto di continuare a collaborare. Proprio durante quella settimana, inoltre, ho conosciuto una delle responsabili della “Vigna di Rachele”, un’associazione (nata negli USA ma presente ormai in molti Paesi, tra cui anche l’Italia: http://www.vignadirachele.org/) che organizza “Seminari di guarigione” per persone che, a vario titolo, sono state ferite da un aborto: non solo donne che hanno attraversato personalmente questo dramma, ma anche uomini che hanno spinto-collaborato a questa scelta oppure (come anche può accadere, sebbene più raramente) l’hanno subita, infine persone segnate dalla perdita di un fratello-sorella a causa di un aborto (volontario o spontaneo) vissuto dalle loro madri. Il racconto-testimonianza di Natasha mi aveva colpito e così, visto che era in programma un incontro per il primo week-end di Settembre proprio a Pietroburgo, ho chiesto e ottenuto di poter partecipare… un’esperienza molto forte, che spero possa ripetersi per aiutare altre persone: in Russia l’aborto è legale da più di cento anni ed è una piaga terribile. Intanto, con la fine dell’estate e la riapertura delle scuole, tutti coloro che avevano potuto permettersi un tempo di riposo fuori città hanno fatto ritorno e così la Messa domenicale si è pian piano ripopolata. Prossimamente vi racconterò le novità di questo nuovo anno pastorale appena iniziato… naturalmente all’insegna del cammino sinodale (https://www.synod.va/it.html) ! fr. Iuri

Notizie dalla Russia…

Cari lettori amici delle missioni,
finalmente, dopo più di tre mesi, ritrovo il tempo per scrivervi. Ci eravamo lasciati con l’inizio del mio nuovo servizio come Parroco ed ora provo a raccontarvi come sta andando.
Come prevedevo e vi accennavo, per prima cosa è stata un’immersione nella burocrazia, sia per quanto riguarda gli aspetti ecclesiali e pastorali, sia per quelli amministrativi.
Partiamo da questi ultimi, che concernono principalmente il restauro della nostra chiesa. A Dicembre (con un ritardo di un anno rispetto alla scadenza prevista!) venne ultimata la sistemazione del tetto, ma il lavoro è stato eseguito così male che, con le nevi d’inverno e le piogge di primavera, le infiltrazioni d’acqua hanno seriamente danneggiato una parte dei muri. Di fronte alle nostre lamentele, la Sovrintendenza ha dovuto prendere atto della situazione e ha citato in giudizio la Ditta che aveva eseguito i lavori, sostituendola con un’altra: il restauro ha quindi potuto riprendere il suo corso e sta proseguendo, sebbene sia stato prima necessario (ancora una volta!), rimettere mano al tetto per rimediare alle inadempienze altrui. Proprio in questo contesto, tra l’altro, il 24 Maggio il cantiere è stato visitato dal nuovo Nunzio apostolico in Russia, mons. Giovanni d’Aniello, venuto a incontrare per la prima volta la Chiesa pietroburghese, mentre il 14 Giugno è stata la volta del nuovo Console lituano… speriamo che il loro interessamento ci possa aiutare!
Intanto sembra che la Sovrintendenza stia seguendo più da vicino il processo di ricostruzione e, di recente, ha indicato il mese di Maggio 2024 come possibile data di termine dei lavori: un grande passo avanti, sebbene il progetto preveda che l’edificio ci verrà consegnato “nudo e crudo”, cioè senza impianti elettrici e idraulici, alla cui installazione dovremo provvedere noi. Chi vivrà, vedrà… confidiamo nel Signore!
Anche l’attività pastorale, dal canto suo, possiede una propria dimensione burocratica, sia dal lato civile (esiste un’apposita “Legge sulla libertà di coscienza ed espressione religiosa” che è bene conoscere) sia da quello ecclesiastico ed ecclesiale: sotto questi ultimi aspetti, la maggior parte delle norme sono comuni a tutta la Chiesa Cattolica, ma ogni Conferenza episcopale ha naturalmente la facoltà di “incarnare” tali norme secondo le peculiarità e le tradizioni locali, producendo una legislazione propria… che io poco alla volta sto imparando a conoscere.
Ho usato la parola “incarnare” non a caso: le norme, infatti, sono chiamate a non rimanere “lettera morta” ma, al contrario, ad essere strumento per dare impulso alla vita concreta della Parrocchia. In obbedienza ad esse, quindi, più o meno a metà Ottobre si terrà l’Assemblea generale dei parrocchiani, che mi aiuterà a capire i loro desideri, bisogni e potenzialità, e all’interno della quale verrà scelto un Consiglio pastorale che sia in grado di aiutarmi a lavorare concretamente sulle basi e nella direzione che emergeranno: come vi avevo accennato già in precedenza, suppongo che ci dedicheremo innanzitutto alla formazione di un gruppo liturgico ben preparato (ministranti, lettori, musicisti e cantori).
Tuttavia, nell’attesa di radunare fisicamente il gregge, non sono rimasto inattivo e mi sono messo io stesso in cerca: sia “concretamente” sia “virtualmente”.
“Concretamente” perché ho iniziato, nei limiti del possibile, a fare lunghe passeggiate lungo i quartieri del territorio parrocchiale (pregando sommessamente il Rosario) nella speranza di suscitare la curiosità dei passanti e, magari, incrociare qualche cattolico… e così è stato! Alcuni incontri sono rimasti un fatto isolato (almeno umanamente parlando… poi il Signore… saprà Lui!), ma altri mi hanno portato a conoscere parrocchiani soli, talvolta invalidi, che sto pian piano iniziando ad andare a visitare e, nei limiti del possibile, ad aiutare anche in alcune necessità materiali.
“Virtualmente” perché, dopo alcune perplessità iniziali, ho accolto la proposta di aprire un gruppo parrocchiale online su Vkontakte, l’equivalente russo di Facebook (https://vk.com/prihodserdcaiisusa), attraverso il quale ho potuto “scovare” e contattare alcuni “parrocchiani dispersi” e si sono aperte ulteriori opportunità di conoscenza e d’incontro faccia a faccia.
Inoltre, naturalmente ho continuato a partecipare alle attività “ordinarie”… ma questo ve lo racconterò prossimamente!
A presto!

fr. Iuri

Arrivati alla linea…di partenza

E sì, perché raggiunto il diploma, ora, per Sascia e Ravil, inizia il cammino lavorativo e la possibilità di porre le fondamenta per una vita migliore di quella da cui provengono.

Sascia ha ricevuto il diploma in perito informatico. Aveva già iniziato a lavorare durante gli studi per non dipendere totalmente dal vostro aiuto riuscendo molto bene in entrambi i campi. Nel frattempo si è anche sposato ed è nato il primo figlio. Tutto quello che non ha mai avuto nella sua infanzia è riuscito a costruirlo: una famiglia!

Ravil ha ricevuto il diploma di paramedico e, appena una settimana dopo, è stato subito assunto nella clinica pediatrica di riabilitazione con l’intenzione di specializzarsi in questo campo insieme al nostro Kolia che da tempo lavora e organizza corsi in questo campo sostenuto da un’equipe di medici dall’Italia.

Inutile dire la quasi incredulità di entrambi di aver raggiunto un simile traguardo. Quando, quattro anni fa, avevamo prospettato loro la possibilità di iniziare questo percorso formativo, erano molto scettici e, durante il percorso, non sono mancati i momenti di scoraggiamento. Ma grazie alla vostra fedeltà nel sostenerli e all’amicizia incoraggiante di chi vuole loro bene…ce l’hanno fatta.

A nome loro vi esprimo la loro profonda gratitudine e, come hanno fatto durante questi anni, vi assicurano la loro preghiera.

Il Signore continui ad accompagnare questi nostri giovani fratelli e doni a tutti voi la Sua benedizione.

“…facciamo 31”

Cari amici, come vi avevo promesso nella lettera precedente, eccomi a raccontarvi (almeno per sommi capi) ciò che mi ha tenuto particolarmente impegnato negli ultimi tre mesi: come forse si può intuire dal titolo, infatti, il Signore mi ha chiesto di fare un passo in più… Ma andiamo con ordine.
Come già sapete, un anno fa p. Luca tornò in Italia per assistere la madre, colpita da un ictus: le sue condizioni erano rapidamente migliorate e in pochi mesi guarì del tutto… ma Luca rimase bloccato in patria perché i confini erano (e sono tuttora!) chiusi a causa della pandemia. Il Vescovo ausiliare, d’accordo con le autorità civili, dopo le scorse festività natalizie era riuscito ad ottenergli una speciale richiesta d’invito, con la quale avrebbe potuto tornare. Purtroppo questo documento, spedito per posta, non è mai arrivato a destinazione. A fronte di questa situazione (e visto che, di contro, ai primi di Marzo io avevo ricevuto il Permesso di soggiorno definitivo), i nostri superiori dapprima avevano deciso di presentare me come Parroco al posto suo, infine si sono dovuti “arrendere” e hanno deciso di porre termine all’esperienza missionaria di Luca… che, quindi, dal 1° Maggio è rientrato definitivamente nella nostra Provincia di Assisi.
Ora, a raccontarlo in poche righe, sembra tutto molto lineare… ma posso assicurarvi che la “diretta” degli eventi è stata, invece, un susseguirsi di continui “scossoni”! Solo per grazia di Dio la mia “altalena” di emozioni ha potuto fare perno sul Signore e così, alla fine, ho potuto abbandonarmi e riconoscere i segni del Suo passaggio… e, in effetti, sembra proprio che avesse preparato tutto da tempo.
Così, dopo aver ricevuto il Decreto di nomina alla fine di Aprile, il 16 Maggio il Vescovo Nikolaj ha presieduto la celebrazione eucaristica nella quale mi ha pubblicamente affidato la cura pastorale della Parrocchia (qui è disponibile il video: https://www.youtube.com/watch?v=DxK_qGyK7RY) e, un paio di settimane dopo, anche il Ministero ha recepito il Decreto, riconoscendomi come Rappresentante legale. Non vi dico la quantità di Leggi, Norme e Regolamenti che devo imparare a conoscere… e le firme che ho dovuto mettere! Grazie a Dio fra Juliush (pur felice di essere stato liberato dalle responsabilità civili e penali che ha sostenuto in questi ultimi anni!) mi aiuterà, soprattutto continuando a seguire i lavori di restauro della chiesa… che, peraltro, non procedono molto bene: ma di questo vi parlerò in un’altra occasione.
Soprattutto, però, prima che amministratore sono chiamato a essere pastore… in cerca delle “pecore”: proprio le tristi vicende della nostra chiesa parrocchiale, infatti (con l’aggiunta delle limitazioni dovute alla pandemia, grazie a Dio ormai quasi del tutto superate), in questi ultimi anni hanno causato una forte dispersione del “gregge”, che il Vescovo mi ha chiesto di provare a radunare. Mi sono quindi “immerso” nell’archivio parrocchiale, riuscendo a mettere insieme una lista di circa 70 persone che, negli ultimi 25 anni (cioè da quando la Parrocchia riprese vita dopo il crollo dell’Unione Sovietica), hanno preso parte alla vita parrocchiale. Di queste ne sono rimaste poco più di una quindicina ma, proprio grazie al loro aiuto, sto pian piano rintracciando le altre, alcune delle quali hanno accolto l’invito e hanno iniziato a riprendere parte alle nostre attività, rimanendo felicemente stupite di ritrovare i comparrocchiani di un tempo! Ma ce ne sono ancora 20-25 con cui spero di riuscire a mettermi in contatto… di alcune ho sentito dire che sono anziane e non escono più di casa: vorrei poterle andare a trovare, magari portare i Sacramenti… Altri sono morti, altri emigrati.
Infine, con gioia devo riconoscere che da parte di molti c’è un gran desiderio di far ripartire e ravvivare la vita parrocchiale: alcuni di coloro che sono più impegnati mi hanno già sottoposto richieste e proposte, in particolare riguardo il servizio liturgico: ministranti, lettori, coro… questo è molto bello, mi dà forza e speranza! Inoltre posso contare sul valido aiuto di sr. Anna FMM, che non solo m’incoraggia ma continua ad occuparsi della catechesi. Certo, ora si avvicinano le vacanze estive e molti andranno in “dacia” (la tradizionale casa di campagna fuori città) e quindi mi sa che solo a settembre riusciremo a essere veramente “operativi”… ma intanto abbiamo preso parte alla processione inter-parrocchiale del Corpus Domini (ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=LvvAbuDDxnI) e ci stiamo preparando alla solennità del Sacro Cuore di Gesù, titolare della nostra Parrocchia.
Ecco, per ora non aggiungo altro, ma tornerò presto “su questi schermi”!
fr. Iuri